Sugli schemi dei decreti applicativi previsti dal comma 181 della legge 107/15 continuano a circolare notizie e informazioni imprecise se non addirittura sbagliate e fuorivianti.
La “bufala” più evidente si è diffusa in alcuni gruppi FB e riguarda i tempi di conclusione dei lavori parlamentari: si parla di approvazione immediata, già a partire dalle prossime ore.
Nulla di tutto questo e basta consultare i siti di Camera e Senato per averne la prova.
In entrambi i rami del Parlamento i lavori proseguiranno per tutta questa settimana, mentre non c’è nessun indizio che il voto sul parere finale possa arrivare prima del 17 marzo, data di scadenza prevista dal regolamento.
Dalle notizie in nostro possesso, confermate da alcuni fra i più diretti protagonisti del dibattito nelle Commissioni, risulta che solo nei prossimi giorni deputati e senatori inizieranno a redigere il testo dei pareri da mettere ai voti.
Questa settimana le Commissioni lavoreranno su questo nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì il che significa che i pareri saranno pronti solamente la settimana prossima.
Insomma, il termine ultimo in Commissione scadrà proprio in concomitanza con lo sciopero proclamato dai sindacati di base (Cobas, Uncobas, Usb, Anief e Federata) per il 17 marzo.
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Non mancano poi altre imprecisioni, certamente dovute alla poca conoscenza delle regole e delle tecniche del dibattito parlamentare. Intanto molti continuano a parlare di “leggi delega”, mentre si dovrebbe parlare di “schemi di decreto” (la delega è quella contenuta nel comma 181 della legge 107). E poi di parla anche di ddl, acronimo che indica i “disegni di legge”, ma non è questo il caso.
Infine una precisazione sui numeri: molti continuano a fare riferimento al “decreto 378” (quello sull’inclusione) o al “decreto 380” (sistema integrato 0-6 anni). In realtà i numeri in questione si riferiscono all’ “atto di Governo” cioè al documento con il quale il Governo ha trasmesso alle Camere gli schemi di decreto sui quali acquisire il parere.
Una volta approvati, i decreti avranno numeri del tutto diversi.
E, a questo proposito, è bene anche precisare che a conclusione dei lavori parlamentari gli 8 schemi di decreto torneranno al Governo corredati dai pareri approvati dalle Commissioni. L’esecutivo ptrà tenerne conto per la redazione dei testi definitivi ma potrebbe anche confermare i testi originari.
La vera partita, quindi inizierà proprio dopo il 17 marzo, quando il Governo dovrà prendere la decisione definitiva.
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