Categorie: Politica scolastica

Deleghe e contratti: che fine fanno se si vota a giugno?

Si fanno sempre più insistenti le voci di elezioni a giugno e, a questo punto, c’è da chiedersi che fine faranno i numerosi temi sospesi della scuola.

Il primo interrogativo è: cosa succederà ai decreti applicativi della legge 107?
In questo caso la risposta dovrebbe essere piuttosto semplice: la procedura per l’approvazione degli 8 decreti si deve chiudere entro il 17 aprile e quindi il Governo farà certamente in tempo a portare a termine l’operazione.
Salterà invece il disegno di legge per la revisione del TU 297 sulla scuola che richiede tempi lunghi e, soprattutto, il  passaggio dalle aule parlamentari (ma in caso di elezioni a giugno, il Parlamento potrebbe essere sciolto già ad aprile).

 

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Qualche ripercussione potrebbe esserci anche sulla contrattazione per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie: in assenza di un Governo nella pienezza dei suoi poteri sarebbe ancora più difficile per i sindacati “strappare” qualche deroga alle disposizioni della legge 107.

Altro nodo: il contratto nazionale e gli aumenti stipendiali.

E’ possibile che, come ha già annunciato Valeria Fedeli, ad aprile si insedi il tavolo contrattuale ma sarebbe del tutto evidente che la trattativa risentirebbe in qualche modo del clima pre-elettorale.
In ogni caso non si capisce in che modo ad aprile le risorse per il contratto possano essere maggiori di quelle disponibili oggi.
Oltretutto si deve tener conto del fatto che a quel punto l’attività del Governo si dovrà necessariamente limitare alla ordinaria amministrazione: nel concreto del contratto si parlerà in autunno, quando, forse, il nuovo Governo potrebbe decidere di aggiungere ancora un po’ di soldi per agevolare la chiusura della trattativa che, però, dovrà necessariamente essere rinviata ai primissimi mesi del 2018 quando saranno effettivamente disponibili i nuovi stanziamenti.
Ovviamente c’è anche da considerare una ulteriore variabile: ciò che accadrà da giugno in poi sarà legato in larga misura anche alla nuova maggioranza che uscirà dalle urne.  Con un Governo di opposto colore a quello attuale la legge 107 potrebbe essere modificata in modo significativo (c’è chi parla anche di cancellazione totale); ma la nuova maggioranza dovrà trovare anche il modo di cancellare gli 8 decreti legislativi che saranno approvati da questo Governo nel mese di aprile.

Reginaldo Palermo

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