Buone nuove per i docenti abilitati di seconda fascia d’Istituto: il Pd ha detto sì alla richiesta di immetterli in ruolo tramite graduatorie regionali a scorrimento.
La bozza di parere del Partito Democratico, pervenuta il 15 marzo, riguarda lo schema di decreto legislativo della Legge 107/15 sul reclutamento e prevede l’inserimento di tutti gli abilitati in graduatorie di merito regionali a scorrimento per l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, in base al fabbisogno reale delle scuole.
A darne la notizia sono i parlamentari del M5s in commissione Cultura di Camera e Senato. Che esultano.
“Finalmente le assurde posizioni aprioristiche e alcuni orrori della legge 107 – dicono in una nota congiunta – sono stati rinnegati e quattro anni di battaglia in Parlamento per contrastare il precariato endemico del personale docente e Ata stanno dando i loro frutti.Se la bozza dovesse essere approvata, con ulteriori correttivi, si tratterebbe di un risultato fondamentale da dedicare in primis ai docenti e al mondo della scuola, che sentiamo molto nostro”.
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Ci sono anche altre modifiche su cui è arrivato il via libera del Pd: “tra le altre nostre proposte accolte nella bozza di parere della maggioranza ricordiamo anche quella che concerne l’immediata assunzione dei docenti delle GAE e del concorso 2016, includendo anche gli idonei oltre il limite del 10% stabilito dalla legge 107, che abbiamo sempre considerato iniquo e incostituzionale”.
“Tutto questo – continuano i senatori ‘grillini’ – è stato accolto e recepito: finalmente a vincere sono stati i diritti dei docenti, il buonsenso, la tutela della continuità didattica e il bene degli studenti. In particolare, stiamo cercando proprio in queste ore di apportare ulteriori correttivi da inserire nel parere, a partire da quello per fare in modo che, rispetto all’attribuzione del punteggio nelle graduatorie regionali di merito, la prova orale non abbia un peso sproporzionato rispetto ai titoli”.
Ovviamente, si tratta solo di un parere. Per l’approvazione definitiva occorrerà attendere il via libera più importante: quello del Governo. Intanto, però il M5S canta vittoria.
“Se questo e ad altri correttivi verranno accolti, valuteremo seriamente il ritiro del nostro parere alternativo, presentato ieri (14 marzo ndr) in commissione Cultura. Quando la politica fa uno sforzo reale nella direzione della condivisione e del bene dei cittadini il M5S non mette muri o veti, ma è assolutamente disposto a collaborare”.
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