Per diventare insegnanti di ruolo della scuola pubblica bisognerà necessariamente superare un concorso pubblico: addio alle graduatorie per fare le supplenze.
Lo prevede la legge delega sull’accesso ai ruoli del personale docente approvata dal Consiglio dei ministri in via preliminare sabato 14 gennaio.
Il decreto prevede che dopo la laurea si parteciperà ad un concorso: chi lo supererà si inserirà in un percorso di formazione di tre anni, due dei quali fatti anche a scuola attraverso un tirocinio durante il quale avrà come riferimento un docente-tutor di ruolo (il docente in questo periodo percepirà comunque uno stipendio, anche se ridotto).
Il nuovo percorso formativo-introduttivo all’insegnamento si concluderà, dopo il terzo anno, con l’assunzione a tempo indeterminato.
Il decreto prevede comunque una fase transitoria, per tutelare chi oggi è già iscritto nelle graduatorie ad esaurimento (ci sono ancora alcune decine di migliaia di precari abilitati all’insegnamento da stabilizzare).
Su coloro che sono inseriti nella seconda fascia d’istituto, o che sono in procinto di inserirvisi (anche loro abilitati), non si hanno invece ancora notizie certe (potrann anche loro essere assunti a tempo indeterminato senza svolgere un ulteriore concorso?). Rimaniamo all’apertura e alle rassicurazioni, anche se solo verbali, espresse nelle ultime settimane da alcuni esponenti del partito di maggioranza.
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