Si torna indietro di vent’anni per quanto riguarda gli esami di maturità: dal 2018 addio al quizzone, la terza prova scritta. Inoltre, la prova Invalsi resta fuori dagli esami.
E’ quanto emerge dal testo della delega alla legge 107 su valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato, approvata dal Consiglio dei ministri lo scorso 14 gennaio.
La novità più importante di questa delega, quindi, è rappresentata dal nuovo funzionamento degli esami di Stato, che da giugno 2018 avranno solo due prove scritte nazionali, la prima che accerterà la padronanza della lingua italiana e la seconda su discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Infine un colloquio orale finale. Meccanismo molto familiare, dato che si tratta delle stesse regole precedenti la legge n. 425 del 1997, che ha introdotto l’attuale sistema.
Inoltre, l’altro punto che è stato rivisto è quello relativo alle prove Invalsi per le scuole secondarie di II grado: la prova Invalsi debutterà all’ultimo anno proprio nel 2018, ma non influirà sulla valutazione finale dell’Esame di stato, bensì sarà un requisito per l’ammissione alle prove e il punteggio conseguito dallo studente sarà riportato nella documentazione in allegato al diploma.
Altro protagonista dei nuovi Esami di stato, sarà l’Alternanza scuola-lavoro, che nel 2018 sarà durante l’esposizione della prova orale, divenendo contemporaneamente requisito per l’ammissione alle prove d’esame.
Resta invariata la Commissione d’Esame, quindi con un presidente esterno, accompagnato da 3 membri interni e 3 esterni.
Leggera modifica invece per la votazione finale della Maturità che resterà in centesimi, ma darà maggiore importanza al triennio finale. Il credito scolastico non arriverà più a 25 punti ma a 40, le prove scritte avranno un punteggio massimo di 20 punti contro i 15 attuali, mentre la prova orale potrà essere valutata fino a 20 punti, dieci in meno rispetto ad oggi.
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Anche per quanto riguarda l’Esame di terza media la delega alla legge 107 sulla valutazione fa spostare gli orologi indietro di dieci anni: infatti, vengono ripristinate le regole ante legge n. 176 del 2007, che comporta quindi il ritorno delle tre prove scritte (italiano, matematica e lingue straniere) più il colloquio orale, a fronte delle 6 previste dalla 176/2007.
Anche per le scuole medie, la prova Invalsi non inciderà sulla votazione finale ma sarà requisito per l’ammissione alle prove, allegando il punteggio ai documenti della licenza media. Importante novità della delega è l’introduzione della prova Invalsi di lingua inglese standardizzata in linea sia al termine sia della primaria sia delle medie sia delle superiori.
Infine, è evaporata l’idea di tornare alla valutazione in lettere, confermando di fatto i numeri come sistema di votazione.
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