A poche ore dall’inizio della seduta del Consiglio dei Ministri non è ancora dato di conoscere l’ordine del giorno della riunione e quindi non sappiamo ancora con precisione quanti e quali decreti legislativi verranno approvati.
Secondo le indiscrezioni più accreditate dovrebbero essere approvate oggi 14 gennaio le bozze di 4 decreti: riforma del sostegno, sistema 0-6 anni, istruzione professionale e scuole italiane all’estero.
Niente da fare, invece, per alcune altre deleghe peraltro molto attese (riscrittura del testo unico sull’istruzione, reclutamento dei docenti e valutazione degli studenti in modo particolare).
Sul perchè di questa fretta abbiamo già scritto nei giorni scorsi spiegando che è vero che il comma 182 prevede una proroga di 90 giorni ma è altrettanto vero che la proroga scatta solo a condizione che esistano già delle bozze di decreto trasmesse alle Commissioni parlamentari.
Questo significa che lunedì mattina, esattamente alla scadenza dei 18 mesi di tempo previsti dal comma 180 della legge 107, le bozze di decreto devono essere recepite dai presidenti di Camera e Senato che dovranno provvedere ad assegnarne l’esame alle Commissioni permanenti.
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Un fatto è certo: c’erano 18 mesi di tempo e davvero non si comprende per quale motivo ci si sia ridotti ad intervenire in zona Cesarini; le vicende politiche degli ultimi mesi (campagna referendaria, vittoria del no e cambio di Governo) non hanno giocato a favore, ma forse qualche responsabilità ce l’hanno anche gli uffici del Ministero che hanno ampiamente sottovalutato la questione dei tempi.
In realtà è anche probabile che il Governo preveda già di poter mettere a punto il testo dei decreti cammin facendo e cioè nel corso dell’esame da parte delle Commissioni. Infatti i provvedimenti che verranno approvati fra poche ore sono solamente delle bozze: il testo definitivo dovrà essere adottato entro 90 giorni dalla data di scadenza del 16 gennaio e quindi entro il 17 aprile. Visto il modo con cui si è proceduto fino a qui è facile prevedere che l’atto finale lo si vedrà proprio il 17 aprile, con un consiglio dei ministri convocato magari in tarda serata.
Per quanto riguarda le altre deleghe previste dal comma 181 è ormai certo che sarà necessaria una proroga dei termini previsti: proroga di cui però il Governo potrà beneficiare solo se il Parlamento approverà un apposito provvedimento di legge in tal senso.
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