La riforma della scuola prevista dalla legge 107 può dirsi a questo punto virtualmente conclusa: nella riunione del Consiglio dei Ministri del 7 aprile, il Governo approverà gli 8 decreti legislativi già esaminati dal Parlamento.
Nell’ordine del giorno della seduta, pubblicato poco fa nel sito del Governo, vengono elencati i decreti che saranno approvati domattina:
- Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria
- Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità
- Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale
- Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni
- Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente
- Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività
- Disciplina della scuola italiana all’estero, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera h), della legge 13 luglio 2015, n
- Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato
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Contrariamente alle voci delle ultime ore, tutti gli 8 decreti già passati al vaglio delle Commissioni parlamentari saranno approvati, quasi certamente tenendo conto delle osservazione e delle proposte di modifica avanzate dai parlamentari.
Così come appare pressochè sicuro che le richieste avanzate dalle parti sociali non saranno accolte.
D’altronde appare tecnicamente difficile che si possano inserire in un decreto legislativo disposizioni da cui potrebbero derivare maggiori impegni di spesa, a meno che questo non sia già previsto nella delega stessa.
A meno di sorprese dell’ultima ora, i decreti approvati dal Governo nella mattinata del 7 aprile saranno controfirmati dal Presidente Mattarella entro il prossimo 18 aprile (a dire il vero la scadenza è il giorno 17, che però cade esattamente nel giorno di Pasquetta).