Purtroppo in questi ultimi anni, soprattutto dopo l’entrata in vigore e in concomitanza con le numerose reggenze a causa di molte presidenze scoperte, si stanno registrando casi analoghi a quelli della collaboratrice con sindrome di “onnipotenza”.
Quali le ragioni? Due prioritariamente.
A differenza del passato, quando il collaboratore era espressione del collegio e quindi doveva essere rieletto ogni anno, adesso dovendo rendere conto solo al DS, si sta verificando la situazione che molti sono più realisti del re.
Quando poi ci si trova in presenza di reggenze la situazione diventa ancora più esplosiva bei rapporti.
Il DS, infatti, dovendo demandare quasi tutto il lavoro al suo vice, diventa quasi ostaggio di questi nel prendere decisioni sanzionatorie nei confronti di qualche docente che, guarda caso, non fa parte dell’entourage del vice-tuttofare.
È comprensibile che il DS si affidi totalmente al suo collaboratore, anche perché non vivendo quotidianamente la realtà dell’istituto, non conosce le dinamiche e i rapporti che reali.
Tutto questo sta creando in alcune realtà dei veri e propri “comitati” che gestiscono le scuole.
di Mario Lorenzo