Nella Gazzetta Ufficiale del 12 agosto è stato pubblicato il testo di un provvedimento votato di recente dal Parlamento con cui viene istituita una Commissione di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.
“La Commissione – si legge nel provvedimento – ha il compito di indagare sui fenomeni connessi ai mutamenti e alla prospettiva demografica del Paese, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: lo spopolamento, l’invecchiamento medio della popolazione, la longevità e i conseguenti effetti economici e sociali, la composizione dei nuclei familiari, il contesto abitativo, lavorativo e culturale, la mobilità residenziale della popolazione, il mercato del lavoro, il tasso di occupazione e disoccupazione, le prospettive del welfare e della produttività economica, l’impatto dei cambiamenti demografici sui bilanci pubblici, i flussi migratori, la distribuzione dei servizi sociali e sanitari, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, le competenze e la formazione delle diverse fasce generazionali e nelle diverse aree del Paese.”
Alla fine dei propri lavori, la Commissione dovrà riferire alla Camera circa i risultati della propria attività e potrà formulare osservazioni e proposte sugli effetti, sui limiti e sull’eventuale necessità di adeguamento della legislazione vigente, anche redigendo un documento di sintesi sulla situazione demografica del Paese e sui processi di cambiamento che lo interessano.
Per la verità dal testo del documento non emerge in modo chiaro che la Commissione si dovrà occupare anche delle conseguenze della “transizione demografica” sul sistema scolastico nazionale, ma, questo aspetto dovrà inevitabilmente essere affrontato in qualche modo perché il legame fra dinamiche demografiche e sviluppo del sistema scolastico è del tutto evidente e ineludibile.
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