Lunga intervista del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a ‘Il Sole 24 Ore’. Tanti i temi toccati, dalle cattedre da coprire al Pnrr, fino alla spinosa questione della denatalità, argomento più volte affrontato nel corso del suo mandato:
Con la denatalità perdiamo 100mila alunni l’anno? Non è solo un problema della scuola, ma un tema-Paese. Per questo nel Pnrr ci sono 3,1 miliardi su asili e scuole infanzia, per aumentare di oltre 260mila i posti disponibili, favorire il lavoro femminile, supportare le famiglie e far riprendere le nascite”.
Ancora Bianchi: “Pur in presenza di tale drammatica denatalità riusciamo a intervenire in modo specifico, a partire dai territori più deboli, sulla numerosità delle classi, avendo mantenuto l’organico già presente fino al 2025/26”.
Sul Pnrr il Ministro poi chiosa: “Siamo fieri del lavoro fatto, rispettando impegni e scadenze. Famiglie e ragazzi cominceranno a vedere nuovi acquisti per arredi e laboratori, classi digitali, interventi di manutenzione. Ci sarà più formazione per i docenti, a beneficio della didattica. Tra i risultati degli ultimi mesi, l’aver riportato tutti in classe, gestendo con rigore la pandemia, accolto oltre 30mila ragazzi ucraini e aperto le scuole in estate”.