Uno scherzo che definire di pessimo gusto è riduttivo. Due studentesse, pare di un liceo catanese, hanno pubblicato sui social un video in cui una delle due afferma di essere Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, nel trapanese, a soli tre anni.
L’altra ragazza, invece, fa finta di essere una giornalista che la intervista. Il video è stato anche trasmesso all’interno della trasmissione Ore 14 di Rai2. Come riporta La Sicilia, la clip, poi rimossa, potrebbe mettere nei guai le due studentesse. Non si esclude che provvedimenti possano essere presi dalla scuola stessa che per ieri, 17 gennaio, avrebbe convocato d’urgenza un Consiglio d’Istituto che all’ordine del giorno ha solo questa vicenda.
Il filmato sarebbe stato girato nel cortile della scuola. “Era stata rinchiusa tutto questo tempo negli sgabuzzini della scuola”, recita la descrizione. Alla fine del video compare la scritta: “Questo è un video goliardico, indubbiamente di cattivo gusto, che purtroppo non ritrae la vera Denise Pipitone. Un abbraccio alla famiglia e al Messina Denaro lassù in cielo”; insomma, un altro riferimento davvero di cattivo gusto.
Il video è stato visto e commentato dalla madre della bambina scomparsa, Piera Maggio, che ovviamente si è detta inorridita da quanto accaduto. “Oltre a Denise è stata coinvolta una scuola statale, un (liceo) di Catania sia nello sfondo del video che nel testo stesso (titolo del video) e pensiamo che queste ragazze ne facciano parte, per cui il nostro auspicio e che vengano presi dei giusti e seri provvedimenti in merito che servano a far comprendere che non tutto può essere attribuibile a un gioco in particolar modo quando nuoce e fa del male a chi ne soffre. Il rispetto è la sensibilità in questi casi dovrebbe essere d’obbligo. Questo serva da lezione. No, non lo troviamo affatto un video goliardico anzi è alquanto di cattivo gusto. Da come si può notare nel video pare sia stato realizzato da due ragazzine addirittura all’interno di un plesso scolastico ipotizziamo la loro stessa scuola. Tutto questo ci crea amarezza. E mai possibile che per qualche like siano disposti a tutto e con tanta leggerezza? Dovreste vergognarvi e riflettere su ciò che avete fatto. Di sicuro non è quello che la scuola e le vostre famiglie vi hanno insegnato. Ci auguriamo che presto qualcuno prenda dei seri provvedimenti che faccia capire alle ragazze che non si gioca con i casi di cronaca specialmente se si tratta di una dolorosa scomparsa di una bambina”.
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