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Depressione giovanile, favorita dell’I-Pod ad oltranza mentre l’antidoto è la lettura

‘Leggi che ti passa’: potrebbe essere questo lo slogan da lanciare alla luce dello studio della Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh su 106 ragazzi, da cui è emerso che la lettura è un ottimo antidoto contro la noia mentre l’ascolto continuo della musica con le cuffiette, collegate all’immancabile I-Pod,è in qualche modo associato alla depressione. Si tratta di indicazioni di cui le famiglie, ma anche i docenti, ed in genere gli educatori, faranno sicuramente un buon uso.
Dallo studio, durato due mesi, non è chiaro se sia il disagio mentale a far chiudere il giovane in un modo fatto solo di suoni. Oppure se la depressione sia proprio una conseguenza del sentire musica ad oltranza. Nemmeno i ricercatori statunitensi hanno compreso quale meccanismo scatti nella mente dei più giovani. L’unico dato certo è che i due elementi – depressione e mania per il lettore di musica digitale – sarebbero fortemente legati. Durante il test i ragazzi hanno riferito ai ricercatori tutti i mezzi con cui trascorrevano il proprio tempo: dalla televisione a internet, dalla musica ai libri. Ebbene, i ragazzi che passano la maggior parte del tempo ad ascoltare canzoni hanno una probabilità di otto volte superiore di cadere in depressione rispetto ai coetanei che scelgono altre forme di intrattenimento.
“A questo punto non è chiaro”, ammette Brian Primack, assistente di medicina e pediatria e responsabile dello studio, “se chi soffre di depressione inizi ad ascoltare musica per trovare una via di fuga oppure se ascoltare molta musica possa portare alla depressione. O se siano vere entrambe le cose. Di sicuro questi risultati possono aiutare medici e famiglie a riconoscere i legami fra i media e la depressione. Ed è importante anche segnalare che la lettura è associata con una minore probabilità di depressione. Vale la pena di sottolinearlo perché negli Stati Uniti la lettura di libri è in calo mentre cresce l’uso di ogni altro mezzo di intrattenimento”.
La conclusione è comunque molto importante: gli adolescenti che trascorrono più tempo ad ascoltare musica hanno più probabilità di soffrire di depressione rispetto a chi passa le giornate immerso nella lettura. ‘Leggi che ti passa’…
Alessandro Giuliani

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