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Detassare le gite per favorire il turismo

Favorire il turismo anche al di fuori dei periodi canonici detassando le gite scolastiche. E’ la proposta, giunta il 13 marzo a Camera e Senato, che arriva da “FareTurismo”, l’evento nazionale, in svolgimento a Salerno, dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche.
La proposta per un disegno di legge è stata inviata a Maria Vittoria Brambilla, sottosegretario al Turismo, ai presidenti delle Commissioni X Attività Produttive, VII Cultura ed Istruzione e VI Finanze della Camera dei Deputati e ai presidenti delle Commissioni X Industria Commercio Turismo, VII Istruzione Pubblica e VI Finanza del Senato e affidata al parlamentare Pierluigi Mantini.
Patrocinato dal dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero del lavoro, e promosso da Federturismo Confindustria, in collaborazione con le associazioni affiliate Aica, Astoi, Assotravel, Confindustria Alberghi, Italcongressi Pco, Fiaip, ed organizzato dalla Leader sas, l’evento è giunto alla sesta edizione.
“Detassiamo almeno le gite scolastiche, visto che nessuno da decenni – hanno fatto sapere gli organizzatori – si è preoccupato di equiparare l’aliquota Iva del comparto alberghiero e ristorazione a quelle degli altri Paesi europei”.
Per Ugo Picarelli, Direttore di “FareTurismo”, l’attuale congiuntura economica “rende necessarie azioni concrete e diversificate a favore della destagionalizzazione e dell’incentivazione della domanda turistica a bassa capacità di spesa. A tale scopo – ha continuato il Direttore – può essere utile supportare il turismo scolastico, attivo, in particolar modo nei mesi di marzo e aprile, con un aiuto economico alle famiglie che possono scaricare dalle tasse le spese riservate al turismo scolastico dei propri figli e, al tempo stesso, contribuire alla destagionalizzazione con un aiuto concreto alle imprese turistiche oggi segnate dalla congiuntura economica sfavorevole”.
Ancora una volta il settore turistico viene così a chiedere aiuto alla scuola: un settore frequentato, almeno al 70% , sei giorni su sette da quasi otto milioni di alunni e studenti. Per un totale di altri 20 milioni di persone (genitori, parenti ed amici). Con cui praticamente ogni giorno vengono condivise le esperienze vissute a scuola. Compresi i vincoli, ma anche i vantaggi, di andare in vacanza. Magari ad inizio primavera.
Alessandro Giuliani

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