In base al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 6 aprile scorso, i soggetti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) possono usare lo scontrino parlante, che contiene il codice fiscale del soggetto portatore, per usufruire di una detrazione del 19% senza franchigia né tetti di spesa.
Le quattro tipologie di Dsa interessate, come ricorda Il Sole 24 Ore, sono: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia.
A partire dall’anno d’imposta 2018 i soggetti affetti da Dsa hanno diritto alla detrazione del 19% sulle spese sostenute; l’elenco dei sussidi si trova nelle linee guida allegate al decreto del Miur 5669/2011.
“La detrazione- precisa Il Sole 24 Ore- spetta per le spese sostenute, a partire dal 1° gennaio 2018, dai soggetti con diagnosi di (Dsa), minorenni o anche maggiorenni, fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado. Il contribuente può usufruire della detrazione anche se sostiene la spesa per un familiare con diagnosi di Dsa, a patto che si tratti di familiare fiscalmente a carico.
Le spese, come anticipato, vanno documentate da fattura o scontrino fiscale parlante con il codice fiscale del soggetto affetto da Dsa e la natura del prodotto acquistato o utilizzato”.