Senza dilungarci troppo, in soldoni, questo governo sta deludendo fortemente le aspettative del mondo della scuola e dei docenti italiani, dopo tante promesse al vento, anche Di Maio e Salvini sulla scuola hanno solo sparato tante cavolate, da bravi imbonitori e venditori di tappeti persiani, anche loro purtroppo hanno dimostrato di essere portatori (in)sani di annuncite cronica di renziana memoria.
Tutti hanno capito ormai che questo ministro Bussetti è solo un povero uomo messo al vertice del Ministero, inconsapevole del suo ruolo, come i suoi predecessori del resto,non solo non ha voce in capitolo ma recita la parte dell’inetto di sveviana memoria senza opporre nessuna resistenza alla deriva della scuola pubblica e alla sua scarsa considerazione nel programma di questo governo.
Anche per Di Maio e Salvini, la scuola pubblica resta ai margini, percepita come una cosa indegna da disprezzare, da trattare come una istituzione irrilevante zavorra della società.
Di Maio e Salvini nelle loro smanie di finto-reddito di cittadinanza e di finta flat tax, stanno sottovalutando il mondo della scuola e l’intelligenza della maggioranza dei docenti italiani, nei loro confronti potrebbe verificarsi una nuova Caporetto e faranno la fine del Pd renziano.
Non solo questo governo non ha previsto il rinnovo del contratto dei docenti italiani,ma addirittura salta anche il cosiddetto elemento perequativo e dal 1 gennaio 2019 i docenti italiani si troveranno stipendi ridotti. Tutto ciò è ignobile e intollerabile .In ultimo, ciliegina sulla torta.
Nel Def è prevista addirittura una riduzione degli stipendi dei pubblici dipendenti e dei docenti per il prossimo biennio 2020 /21.Stiamo su scherzi a parte? Di Maio e Salvini spiegateci una cosa, ma il finto reddito di cittadinanza e la finta flat tax li dobbiamo finanziare noi docenti? Ci viene un angoscioso e tremendo sospetto. Abbiate il coraggio morale di fare chiarezza e di rassicurare i docenti italiani già martoriati da leggi assurde, da riforme scriteriate, da stipendi da fame e oberati di grandi responsabilità senza nessuna gratificazione.
Il vostro atteggiamento nei confronti del mondo della scuola è inaccettabile, i docenti pretendono chiarezza immediata, il vostro futuro dipende anche dalla scuola pubblica italiana. Eravamo convinti di esserci liberati del renzismo oscurantista e del berlusconismo di retaggio feudale, fenomeni socio-politici tragici che hanno prodotto solo macerie sociali e disuguaglianze nel nostro paese, non fateci brutti scherzi anche voi. Attendiamo chiarezza, onestà intellettuale e rinnovo del contratto.
Michele Orabona