Il Coordinatore Nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di meglio, porta all’attenzione dell’opinione pubblica tutte le problematiche della scuola ancora con risolte, nonostante gli impegni presi dal ministro. In modo particolare, parlando con l’agenzia Dire, sottolinea che con la riapertura delle scuole, in pratica nulla è mutato sia nei confronti del personale che degli spazi a disposizione degli studenti.
“Siamo ripartiti con i problemi di sempre. Speriamo di riuscire a farcela grazie al vaccino, perché altro non è stato fatto: i problemi degli spazi e della carenza dei docenti sono sempre gli stessi”.
E poi continua, facendo proprio riferimento al fatto che dopo neanche un mese dall’inizio della scuola, “nonostante la buona volontà del ministro non si è riusciti a combinare granchè”.
“Soprattutto al nord ci sono rinunce di nomine a valanga e difficoltà di trovare insegnanti, in particolare nella primaria- spiega il coordinatore della Gilda- Gli insegnanti della primaria non si trovano perchè è richiesta una laurea magistrale per una retribuzione di 1250 euro. Poco più di un assegno di sussistenza. Chi si deve spostare in una grande città del nord e pagare l’affitto, come fa?”.
Altra preoccupazione espressa da Di Meglio è la poca preparazione degli studenti italiani, suffragata dal recente rapporto della Fondazione Agnelli: “Le ricerche mettono in luce che la preparazione degli studenti si abbassa sempre di più. Anche per la scuola primaria. La società scarica sulla scuola tutto quello che le famiglie non riescono a fare. Ma la scuola, soprattutto nella parte iniziale, si dovrebbe concentrare per dare le conoscenze fondamentali, altrimenti diventa un parco di intrattenimento e le disuguaglianze si ampliano”.
La richiesta avanzata dalla Gilda è quindi quella di un sistema di reclutamento diverso, che permetta a chi desidera insegnare “di fare già dall’ultimo anno di università degli studi orientati, per avere insegnanti motivati”.
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