“Forse Renzi e Faraone vivono nel mondo delle favole, la realtà è ben diversa”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Secondo loro – continua Di Meglio – la riforma garantirebbe più soldi e partecipazione alla scuola, sarebbe stata compresa e sarebbero riusciti a far capire quanto sia positiva l’azione intrapresa: dichiarazioni che non rispecchiano affatto la realtà e il caos in cui la legge 107 ha gettato il sistema dell’istruzione. Di Meglio bolla le parole del presidente del Consiglio e del sottosegretario al Miur come tentativi maldestri di distogliere l’attenzione dai gravi danni provocati dalla cosiddetta ‘Buona Scuola'”
“Nonostante le parti peggiori della riforma restino in stand-by fino al prossimo anno scolastico (ambiti territoriali, mobilità, chiamata diretta, ndr), quelle entrate in vigore adesso mostrano già i loro effetti nefasti. Sul fronte delle supplenze – spiega Di Meglio – nulla è cambiato e, anzi, la ‘supplentite’ si è aggravata: le lezioni sono iniziate da quasi due mesi e in molte scuole ci sono ancora classi senza docenti e ore scoperte. La confusione regna sovrana anche riguardo il comitato di valutazione che si sta rivelando un organismo pletorico. E a nulla servono le faq del Miur che, invece di chiarire i molteplici aspetti controversi, alimentano i dubbi”
“Gli insegnanti italiani – conclude il coordinatore della Gilda – sono tutti troppo cresciuti per credere alle favole”.
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