“Questo contratto non ci soddisfa. Così come l’incursione della politica che pone sempre più vincoli. Non viene premiato chi si sposta, ma al contrario si blocca la mobilità”. Così Rino Di Meglio, segretario della sigla sindacale Gilda degli Insegnanti ai nostri microfoni. Durante l’intervista, con noi della Tecnica della Scuola, il segretario ha parlato di precari, concorsi, contratto collettivo e Rsu.
“Noi non abbiamo firmato il contratto sulla mobilità, insieme alla maggioranza delle organizzazioni sindacali. È un contratto peggiorativo rispetto al precedente, perché prende atto dei vincoli e li inserisce nel contratto stesso. Inoltre, è stato firmato con una sola sigla sindacale”.
“Non ci sono novità. Non siamo in alto mare, ma nell’oceano. La trattativa si è arenata, per un motivo molto semplice: non ci sono le risorse sufficienti per fare un contratto decoroso, perché il governo non ne ha stanziati. Rischiamo di fare la marcia del gambero”.
“L’aumento dipende dalla volontà del Presidente del Consiglio e del Governo. Al momento questa possibilità non c’è”.
“Abbiamo un numero di precari anomalo, causato da una paralisi del reclutamento negli anni. Chiediamo da tempo un sistema stabile, con cadenza regolare di concorsi”.
“È la prima linea di difesa dei diritti all’interno della scuola. Ci siamo sempre battuti perché il suo ruolo fosse più esteso, magari a livello provinciale e non solo nell’ambito scolastico, dove vigono degli evidenti conflitti di interesse”.
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