Di Menna: “Sul contratto il Governo decida presto”
Troppo spesso, negli atti che necessitano dell’interazione di più ministeri, assistiamo ad uno scambio di lettere e di comunicazioni senza che questi porti a qualche decisione.
Il governo Letta deve fare questa rivoluzione: i provvedimenti che prevedono firme congiunte dei diversi ministeri devono seguire un iter comune, con riunioni congiunte. Va posto fine all’attuale modo di procedere con ministeri che si controllano a vicenda, autorizzazioni sottoposte a controlli incrociati, amministrazioni che non si fidano le une delle altre. Lo Stato che non si fida di se stesso. Procedere in modo congiunto, con amministrazioni che si incontrano invece che scriversi – mette in chiaro Di Menna – rappresenterebbe un cambiamento importante che farebbe anche risparmiare. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi rappresenta un fatto positivo perché conferma la progressione economica per anzianità, anche se con un rallentamento legato al fermo del 2013. Per la Uil Scuola ora occorre procedere con l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran che deve caratterizzarsi per flessibilità in modo da poter limitare l’uso dei fondi delle scuole ed utilizzare al massimo le risorse non utilizzate. Atto di indirizzo, dunque, che non introduca rigidità, tagli lineari alle scuole.
In merito alle emergenze retributive come quelle riguardanti il personale Ata (seconda posizione economica) abbiamo comunicato al ministro – ha sottolineato il segretario della Uil Scuola – che, in assenza di decisioni in tale senso procederemo con gli altri sindacati nell’unico modo possibile: in assenza di retribuzione, non si svolgeranno più quelle mansioni previste dal contratto. Altra situazione di forte criticità che abbiamo posto è quella riguardante i dirigenti scolastici. Una vicenda che si trascina da troppo tempo e che deve trovare soluzione.
E’ urgente il rinnovo del contratto – ha detto nel suo intervento Massimo Di Menna – per affrontare la questione, posta tra l’altro al Governo italiano dalla commissione europea, su come riconoscere e valorizzare l’impegno professionale.
Purtroppo il contratto scuola è diventato argomento da opinionisti – ha detto di Menna. Siamo fortemente impegnati affinché il Governo faccia l’unica cosa necessaria: aprire la trattativa, trovando le risorse necessarie prendendole da tanti sprechi e troppi privilegi, per ricon oscere la specifica professionalità del personale della scuola.
Abbiamo l’impressione che sia sempre attiva una lobby politico-amministrativa contro la scuola che cerca di bloccare qualsiasi processo innovativo. Nel contratto dovranno essere esaminate tutte le questioni legate alla valorizzazione delle professionalità, sapendo bene, che l’anzianità (tra l’altro presente in molti contratti privati) è elemento di riconoscimento in tutta Europa, e non può essere eliminata E’ preferibile che il ministro fissi un incontro preventivo con il sindacato piuttosto che affidarsi ai presunti esperti nelle stanze dei ministeri capaci di progetti fotocopia, pasticciati, che portano alla omologazione e all’appiattimento di professionalità che vanno invece riconosciute nella loro specificità.