“La scuola italiana non è solo un problema di risorse, ma di capacità di spesa delle risorse. Tra lo stanziamento di soldi e il loro effettivo utilizzo ci sono una serie di ostacoli che finiscono per rallentare l’efficacia o addirittura vanificare l’investimento iniziale.” E poi aggiunge: “È l’era della spending review, ma non della “spending cut”. Tagliare tutto del 20% è la cosa più antimeritocratica che si possa fare. Il contrario di dire ai giovani “vi sappiamo valutare”.
“Riuscire a far si che la valutazione venga affrontata una volta per tutti. I ragazzi vogliono essere valutati e lo dicono i giovani che sono all’estero dove vengono valutati per i loro meriti”.
Anche nella formazione, insomma, si deve entrare nel merito e saper scegliere. Tra gli studenti, ma anche tra gli insegnanti.
Il ministro ha affrontato il tema degli istituti tecnici e professionali, considerati nel nostro Paese scuole di serie B.
“L’alternanza scuola lavoro è un buon modo per occuparsi di giovani, soprattutto per quanto riguarda l’esperienza degli stage e dei tirocini che in molti ambienti della sinistra sono stati visti come dei modi per fare concorrenza con chi era invece nel mondo del lavoro, sbagliando completamente ottica. La sinistra ha perso l’occasione di stare al passo con il mondo del lavoro”.
Maria Chiara Carrozza ha lanciato un messaggio alle imprese “Adesso questo è un modo per voi per misurarvi. Avete voluto la bicicletta? Ora pedalate.”
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