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Diana Del Bufalo: “Non è che il sistema scolastico sia meraviglioso. Dare i voti? Lo detesto”, botta e risposta con Schettini

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Oltre al cantante Sal Da Vinci nella puntata del 29 ottobre de “La Fisica dell’Amore“, programma condotto dal professore di fisica Vincenzo Schettini, volto del progetto editoriale “La Fisica che ci piace” su Rai2, è stata ospite l’attrice Diana Del Bufalo.

Ecco il suo racconto degli anni di scuola da lei giudicati disastrosi: “Sono stata una pessima studentessa. Mi applicavo tantissimo ma non capivo le cose. Avevo il debito in storia, come si fa? Leggi e ripeti, no? No, non riuscivo a captare le cose, ero genuina, non ci arrivavo”.

Schettini a favore dei voti a scuola

Poi la 34enne ha criticato la scuola: “Il sistema scolastico non è che sia proprio meraviglioso. Il fatto di dare i voti? Lo detesto”. Schettini a questo punto è intervenuto: “Il confronto con i voti bassi ci vuole, non si affrontano cose brutte nella vita?” “Certo, ma il voto fa sembrare come se uno studente è meno importante di un altro, è avvilente”, ha replicato lei.

Il docente ha risposto così: “Giusto non dare troppa importanza ai voti, ma è un metodo di valutazione. Si cresce anche così”. “Non dico che non ci vorrebbe qualcosa, ma si deve cambiare”, questa la contro risposta dell’attrice.

Ed ecco infine il suo messaggio per i giovani: “Basta con la tecnologia, vi prego, sono cose futili, non guardate il telefono come prima cosa al mattino”.

Schettini: “La bocciatura va affrontata”

Non è la prima volta che Schettini dice qualcosa del genere. Ecco alcune sue dichiarazioni dell’anno scorso: “La bocciatura non è una cosa brutta. Io lo vedo da insegnante. Passa il messaggio ‘Oh dio, mio figlio è stato bocciato, è una tragedia’. Bocciatura = fallimento? Quante volte ho fallito un esame all’università? E mi sono laureato. Grazie al fatto che ho fallito”.

“Bisogna capire che nella vita il fallimento esiste. Esiste un progetto in cui lavori, o non lavori, e quindi meriti quel tipo di risultato. Deve essere vissuta così, come un ricominciare. Vederla come una seconda chance. Altrimenti se nella vita cominciamo a reagire male davanti a una bocciatura reagiremo male sempre. La scuola ci deve educare anche ad affrontare i problemi e anche la bocciatura va affrontata”, ha concluso il docente.