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Diari della gentilezza ai bambini di Sommariva Bosco, l’iniziativa della Croce Rossa ha coinvolto cinquanta bambini della Scuola Primaria dell’IC “Arpino”

Abbracciare la mamma, chiedere «scusa» al fratellino, dire «grazie» al nonno. Sono solo alcuni dei gesti che vengono suggeriti dal Diario della Gentilezza, realizzato dalla Croce Rossa e donato a diverse scuole d’Italia. Anche una cinquantina di bambini della Primaria di Sommariva Bosco (parte dell’Istituto Comprensivo “Arpino”) lo ha ricevuto lo scorso 13 novembre, data della “Giornata mondiale della gentilezza”. «E’ proprio questa, la gentilezza, il valore su cui si deve fondare tutta la nostra azione educativa – dice la professoressa Anna Giordana, Dirigente dell’IC “Arpino” -. Il rispetto e l’accettazione dell’altro sono competenze fondamentali per l’evolversi della società e credo che un migliore clima relazionale avrà conseguenze positive anche sui risultati dell’apprendimento».

L’iniziativa è stata rivolta ai bambini tra i 6 e i 10 anni. Obiettivo: fare della gentilezza una buona abitudine, pure per gli adulti che accompagnano i più piccoli nel loro percorso di crescita. Non a caso, il Diario apre ogni mese con una storia edificante e un progetto da compiere, anche su temi di cittadinanza attiva quali la sostenibilità̀, l’educazione ambientale e digitale. Giacomo Simone Groppo, Presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Sommariva: «Durante i miei corsi di formazione per i nuovi volontari, insisto molto sulla gentilezza, sia come atteggiamento da tenere tra “colleghi” sia come approccio nei confronti dei pazienti e delle persone in difficoltà che aiutiamo ogni giorno: essere gentili significa essere attenti alle loro sofferenze attivando, di fatto, un primo supporto psicologico fondamentale per sostenerli. I bambini che capiscono l’importanza di un “per favore”, di un “hai bisogno?” diventeranno adulti solidali, capaci di creare corretti rapporti relazionali e affettivi». Per Antonella Garza, insegnante e referente della Scuola Primaria di Sommariva, «c’è bisogno di gentilezza e comprensione a partire dalla nostra quotidianità: si comincia dai più piccoli e molte volte da loro si impara».

Mettendo in pratica quotidianamente queste piccole buone azioni, i bambini non fanno solo del bene agli altri, ma anche a se stessi, contribuendo a creare un clima positivo e di collaborazione tra di loro e con le persone che li circondano, “contagiandole” con la stessa gentilezza.

Alberto Prieri

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