La consultazione sul progetto di legge regionale su istruzione, formazione e transizione al lavoro, presentato dall’assessore Mariangela Bastico, ha coinvolto oltre 1800 persone nei vari incontri organizzati nelle province dell’Emilia Romagna. Il percorso di consultazione, iniziato alla fine di ottobre e concluso a dicembre, è stato condotto utilizzando la posta tradizionale o quella elettronica nonché attraverso audizioni pubbliche, a cui hanno partecipato insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, genitori, operatori della formazione, rappresentanti degli enti locali, imprenditori, sindacalisti.
Sono 165 gli interventi, le osservazioni, le critiche sul disegno di legge raccolti in un volume che intende proporsi come "Diario di viaggio" delle idee guida relative alla riforma prospettata.
L’assessore regionale Bastico ha espresso soddisfazione per la "sostanziale condivisione che il mondo della scuola e della formazione ha espresso nei confronti delle linee guida alla base dell’iniziativa legislativa".
"Creare le condizioni perché tutte le ragazze e i ragazzi, non uno di meno, al compimento del 18° anno di età possiedano, a seconda delle loro attitudini personali, un diploma di scuola media superiore o una qualifica professionale che ne faciliti l’ingresso nel mondo del lavoro – ha aggiunto Mariangela Bastico – è un obiettivo importante che deve essere perseguito con forza e determinazione".
Durante questo mese di gennaio verrà elaborato un nuovo documento che, recependo varie proposte formulate durante le consultazioni, conterrà integrazioni al progetto di legge precedentemente presentato. E’ intenzione dell’assessore, peraltro, sottoporre ancora a consultazioni il nuovo testo di legge che recepisce alcuni suggerimenti pervenuti.
Nell’occasione in cui è stato presentato il "Diario di viaggio" che contiene i pareri sul disegno di legge, l’Assessorato alla scuola della Regione Emilia Romagna ha anche diffuso i risultati di un sondaggio che ha coinvolto 600 studenti iscritti alle scuole di istruzione secondaria di II grado dell’Emilia Romagna. L’indagine, condotta dall’istituto demoscopico Swg tramite interviste telefoniche, ha riguardato la visione del mondo della scuola da parte di ragazzi compresi in una fascia di età fra i 14 ed i 17 anni.
Gli intervistati hanno "promosso" con un 7 di voto il sistema scolastico regionale e gli insegnanti delle proprie scuole. Più dei due terzi degli studenti coinvolti nel sondaggio propendono per un innalzamento dell’obbligo scolastico rispetto agli attuali 15 anni di età. Infatti, il 35% è favorevole all’istruzione obbligatoria sino a 16 anni ed il 32% pensa che l’obbligo scolastico dovrebbe arrivare sino ai 18 anni di età. C’è comunque un 12% del campione che preferirebbe tornare al precedente limite dei 14 anni.
Anche se per molti la principale causa dei problemi di rendimento scolastico deriva dalla scarsa voglia di studiare, nove ragazzi su dieci sostengono che comunque la scuola dovrebbe aiutare tutti gli alunni a concludere il percorso di studio, anche quelli che hanno maggiori difficoltà.
Per quanto riguarda le finalità della scuola, l’81% degli alunni intervistati pensa che il sistema scolastico debba essere in grado di fornire loro una solida cultura di base ed essere d’aiuto nella ricerca di un lavoro. Se proprio si deve scegliere, le attese maggiori da parte degli studenti (56%) sono per la solida cultura di base, mentre il ruolo della scuola nella ricerca di un inserimento lavorativo è ritenuto prioritario dal 29% del campione.
Sempre a proposito di lavoro, quasi il 70% degli studenti ritiene che la formazione professionale possa aprire buone prospettive. Riguardo al percorso che i giovani sceglieranno al termine della scuola superiore, il 62% (con larga rappresentanza degli alunni dei licei) pensa di iscriversi all’Università, mentre il 24% preferisce cercare subito un’occupazione lavorativa.
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