Dall8 al 10 marzo, presso la Fortezza dal Basso di Firenze ha aperto le sue porte Fiera Didacta, l’evento più grande d’Italia pensando interamente per il mondo della scuola. La manifestazione è organizzata con la partnership scientifica di Indire. A tal proposito, abbiamo chiesto proprio alla presidente di Indire, Cristina Grieco, di raccontarci di più sull’evento e sul supporto di Indire alle scuole.
“Vedere la presenza e l’attenzione delle istituzioni, vedere il numero degli espositori (+ 50% rispetto al 2022) e quello di docenti e dirigenti ( iscrizioni triplicate rispetto al 2022) – ha commentato la presidente – ci fa pensare che abbiamo fatto una proposta interessante e ci fa vedere come il mondo della scuola sia molto più dinamico rispetto a quello che si possa pensare. C’è voglia di formarsi, aggiornarsi e, soprattutto, si ha la consapevolezza che non basta introdurre tecnologie e strumenti all’interno delle scuole, ma c’è bisogno di trasformare e innovare la didattica”.
Per quanto riguarda i fondi del PNRR Cristina Grieco ha affermato: “Il tema per le scuole è sentire la responsabilità di spendere bene questi finanziamenti che arrivano e di farlo in modo efficace per migliorare il livello di apprendimento degli studenti. Indire fa ricerca applicata e come mission ha proprio quella di accompagnare le scuole nel percorso di miglioramento. Quindi le scuole si auto valutano, si danno degli obiettivi e nel sistema nazionale di valutazione Indire ha proprio il ruolo di proporre e favorire il miglioramento attraverso la formazione, le nostre biblioteche e altro”.
Sulle novità, la presidente aggiunge: “In questo momento dobbiamo essere più vicini alle scuole e di mettere a disposizione un kit, una cassetta degli attrezzi, di strumenti per poter migliorare nell’utilizzo delle tecnologie, ma anche nell’innovazione del modello scolastico. Nello specifico si tratta di un kit composito di tante proposte formative, ma anche di conoscenze e buone pratiche. Dobbiamo pensare alla trasformazione del modello scuola nei tempi, negli spazi di apprendimento, nell’organizzazione. Soprattutto nella scuola secondaria il nostro modello, purtroppo, è ancorato a una visione della scuola un po’ superata. Noi come Indire sentiamo la responsabilità di fare ogni sforzo possibile per essere vicini alle scuole affinché possano trovare queste maniglie di accompagnamento”.
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