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Didacta Sicilia, Grieco (Indire): “Siamo in un processo di miglioramento in cui cambiano didattica e ambienti di apprendimento”- INTERVISTA A DIDACTA SICILIA

Scuole di Alta formazione, il nuovo ministero dell’Istruzione, ma anche le novità in seno a Indire, i progetti per il futuro e tanto altro.

Si è parlato di questo nel corso di Fiera Didacta Sicilia 2022, con Cristina Grieco, presidente dell’Indire da poco più di due mesi (6 agosto), già Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Toscana ed esperta nello staff di segreteria del Ministro.

La scuola di Alta formazione voluta dal DL 36 convertito in legge 79/2022, in accordo con Indire e Invalsi, come si legge in un punto del decreto, avrà compiti di coordinamento in materia di formazione. Siete già stati coinvolti negli assetti della Scuola di Alta formazione? Esattamente, di cosa vi occuperete?

“Secondo il Dl 36 la scuola si avvarrà di Indire. Non si tratta di costruire una sovrastruttura rigida, ma un organismo che avrà il compito di coordinare e promuovere la formazione, soprattutto di rendere coerente la formazione continua, proprio perchè si inizia a prefigurare un percorso formativo del docente. Ovviamente Indire sarà nel Comitato di indirizzo che si sta costituendo (dovrà essere indicato il presidente). Indire ha nella sua mission e nel suo statuto la formazione del personale della scuola, per cui avrà un ruolo centrale, però le dinamiche sono in via di costruzione”.

Quali novità, in termini di progetti, ci riserva Indire?

“E’ un orgoglio essere chiamata a presiedere questo istituto di ricerca e innovazione più importante d’Italia. Sono una donna di scuola, faccio il dirigente scolastico. Ho avuto tante esperienze in ruoli diversi, ma questo è il mio mondo. Siamo in un periodo di discontinuità nella governance, si guarda al futuro con delle prospettive. Indire è un perno fondamentale del mondo della scuola. Lavorerò molto nella valorizzazione della comunità scientifica ma Indire usa gli esiti delle ricerche per accompagnare il sistema educativo e formativo, per essere di supporto alle scuole nel loro processo di miglioramento”.

Cosa vi aspettate e cosa vi auspicate dal nuovo ministero dell’Istruzione, come ente di innovazione e di ricerca?

“Ci si attende tanto, ma non un cambiamento rispetto al rapporto di collaborazione degli ultimi anni. Ci si aspetta che possa continuare il rapporto di crescita dell’istituto. C’è bisogno di una rete, prima di tutto istituzionale: il Ministero, Indire, Invalsi, le scuole, gli uffici scolastici periferici”.

Nella vostra mission vi è lo sviluppo di azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica. Avanguardie Educative, il movimento nato nel 2014 proprio da Indire e altre 24 scuole è un esempio di questo impegno. Ma in questi anni, la didattica è migliorata?

“L’innovazione non può mai essere imposta dall’alto perchè rischia di non attecchire. Con Avanguardie siamo partiti con 24 scuole e oggi ne abbiamo 1400. Sicuramente la trasformazione della didattica ha avuto un’accelerazione con la pandemia, i docenti si sono dovuti mettere in gioco e a usare anche strumenti psicologici. Bisogna rivedere il modello della scuola che passa attraverso tanti aspetti. Il tema dell’organizzazione, degli ambienti di apprendimento e delle metodologie didattiche perchè fare una lezione online non è la stessa cosa che farla in presenza, non possono essere usate le stesse modalità. Siamo in un processo di miglioramento e stanno cambiando gli ambienti d’apprendimento. Un’aula fatta solo di una cattedra, una lavagna e dei banchi con delle sedie non può essere più considerata un ambiente d’apprendimento positivo”.

Possiamo dire che E-twinning ed Erasmus sono i vostri progetti di punta a livello di internazionalizzazione? Quanto conta il confronto con l’estero nella pratica didattica?

“Erasmus è il programma europeo per eccellenza. Quando si pensa all’Europa si pensa all’Erasmus, alle esperienze di scambio e lo stesso anche nella scuola. Erasmus vuol dire formazione dei docenti. E-twinning per esempio è una pratica che sarà ancora più facilitata dalla maggiore confidenza con le tecnologie. Stare agganciati all’Europa è importantissimo. Dobbiamo sempre pensare ai target europei che ci dobbiamo dare. L’internazionalizzazione è un obiettivo importante”.

La Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Sicilia

La Tecnica della Scuola, nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, è presente alla Fiera Didacta Sicilia, all’interno dello stand 13, per parlare delle novità del mondo della formazione dei docenti e degli studenti.

Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Sicilia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal MI, saranno molteplici. Nel nostro stand avranno luogo momenti formativi e d’approfondimento, con incontri e interviste a esperti di didattica e pedagogia e formatori.

In particolare, ogni giornata della fiera sarà dedicata ad un ambito specifico di forte interesse per docenti ed educatori: il 20 ottobre si aprirà con la didattica, il 21 ottobre si proseguirà con la pedagogia e il 22 ottobre si chiuderà con tematiche relative all’inclusione.

Come seguire tutti gli eventi della Tecnica della Scuola a Didacta Sicilia

Per non perdere nessun appuntamento organizzato dalla Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Sicilia è stata creata una pagina apposita che contiene tutte le informazioni relative a ciò che avverrà nel nostro stand all’evento nel corso dei tre giorni.

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Laura Bombaci

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