I dati sempre in aumento di nuovi casi covid hanno iniziato ad allarmare il Governo che, anche se rigetta la chiusura delle scuole sul modello Campania, pensa ad una stretta che possa prevedere la didattica a distanza nelle scuole superiori.
Nelle conversazioni riservate a margine del Consiglio europeo il capo dell’esecutivo non ha fatto che ripeterlo: “Chiudere tutto sarebbe troppo dannoso, proprio adesso che l’economia mostra segni di ripresa“, si legge sul Corriere della Sera.
Quello che però potrebbe cambiare è il pensiero del Governo sulla Dad alle scuole superiori: nei giorni scorsi è andato in scena lo scontro fra Azzolina e le Regioni sulla questione, con la prima categorica: “Non se ne parla”.
Tuttavia. i presidenti delle Regioni, ancor più dopo che De Luca ha firmato l’ordinanza di chiusura delle scuole in Campania, insistono. Il Partito democratico, partner di Governo del M5S, avrebbe proposto una mediazione: arrivare al 50% di didattica digitale alle superiori, alternando casa e scuola.
In realtà, ricordiamo, in molte scuole superiori è già in atto la didattica digitale integrata, con metà classe che segue le lezioni in presenza e l’altra metà a casa tramite pc o tablet.
“Se non vogliamo sacrificare la scuola si può lavorare per lo smart working ancora di più. La mattina non sono solo gli studenti a salire sui mezzi”, ha ricordato la Ministra Azzolina intervenuta a Zapping su Rai Radio1
Sempre l’esecutivo, starebbe seriamente pensando ad un coprifuoco sulla falsariga della Francia: da qui a domani, quando si riunirà il Consiglio dei ministri, un nuovo provvedimento potrebbe imporre a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare le saracinesche alle 21 o alle 22, con controlli rafforzati e multe per chi non rispetta le regole.
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