Sono più di 66mila le firme raccolte dal gruppo FB Dirigenti scolastici italiani con cui si chiede di destinare alla Sanità gli 85 milioni di euro stanziato dal decreto Cura Italia alla didattica a distanza e all’acquisto di strumenti per gli alunni meno abbienti: a firmare sono stati poco meno di 800 dirigenti scolastici, 41.500 docenti e 24mila genitori.
“Il numero di firme – sottolineano i promotori – è stato ottenuto in sole 36 ore di divulgazione della petizione a mezzo social.
Lo scopo, stante le difficoltà evidenti a reperire sul mercato dispositivi tecnologici (tablet/notebook) in tempi utili allo scopo (didattica a distanza nelle prossimi settimane) e alle conseguenti complicate modalità di consegna, è quello di proporre l’assegnazione dei fondi, o di parte di essi, al comparto sanitario per le esigenze connesse all’emergenza in atto”.
“In un momento di terribile crisi sanitaria per il nostro paese e consapevoli degli sforzi che l’intero mondo della Sanità sta facendo per garantire livelli adeguati di assistenza medica – si legge nel testo dell’appello – chiediamo che i fondi destinati dal decreto Cura Italia (85 milioni) a potenziare la ‘didattica a distanza’ (dotazioni tecnologiche, inclusione, formazione del personale) possano essere destinati, se ritenuto necessario, al comparto sanitario per le esigenze connesse alla lotta contro l’epidemia in atto”.
“Tale iniziativa – concludono i promotori – restituisce comunque, anche alle famiglie dei nostri alunni, un messaggio educativo, di solidarietà e responsabilità collettiva, che resta ora e sempre uno dei principali obiettivi di ogni scuola”.
L’appello, così come gli altri promossi negli ultimi giorni da diversi soggetti, è di fatto destinato a cadere nel vuoto dal momento che proprio in queste ore il Ministero dell’Istruzione ha diramato la nota con cui vengono assegnate alle scuole le risorse previste dal decreto legge.