La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al Corriere della Sera, non ha parlato solo del ritorno a scuola, ma anche della valutazione. La ministra sottolinea che anche se ci sarà per tutti la promozione, le pagelle saranno “vere”, con i 4 e i 5: “Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”.
Si ricomincia a settembre, dunque. “Dedicheremo le prime settimane al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni” spiega la ministra.
La valutazione degli alunni, pur mantenendo un carattere centrale nel processo di insegnamento e apprendimento, rappresenta, in questo periodo, un’attività ancora più complessa anche alla luce delle recenti note ministeriali.
La nota n.388 del 17 marzo 2020 specifica che “se l’alunno non è subito informato che ha
sbagliato, cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si trasforma in un rito
sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è
esercitata. Ma la valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di
procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in un’ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come
questa”.
La nota ministeriale fa riferimento alla responsabilità di studenti e genitori e anche alla fiducia dei docenti nei loro confronti. Ad esempio la questione del copiato o del suggerimento da parte di esterni (come i genitori) rimane aperta perché diviene complicato sapere se a casa i ragazzi copiano, se hanno gli appunti davanti quando si fa un’interrogazione.
Non solo: con la didattica a distanza bisogna anche tener presente altri fattori come i problemi tecnici o le difficoltà legate all’uso della tecnologia. Pertanto, una linea che cade, un collegamento fallito non sono per forza un’assenza ingiustificata. Allo stesso tempo, però, comportamenti ripetuti e disinteresse sono elementi che portano ad un giudizio
negativo.
Occorrerà, dunque, inserire dei criteri diversi per un’opportuna valutazione come l’impegno, il metodo di studio, la creatività, la disponibilità a collaborare con docenti e compagni, la costanza nello svolgimento dei compiti e, ultimo, ma non meno importante, i progressi nell’acquisizione di conoscenze e competenze
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