Con una lettera indirizzata alla Ministra Azzolina e pubblicata sulla propria pagina FB la senatrice 5S Bianca Granato lancia un messaggio che potrebbe scatenare un vero e proprio caso politico.
Alla Ministra, Granato contesta di non aver emanato norme precise e stringenti per le scuole e di aver lasciato ampia autonomia ai dirigenti scolastici.
“Proprio perché siamo in un momento di emergenza non possiamo lasciare all’autonoma iniziativa e capacità dei singoli dirigenti scolastici la gestione della didattica a distanza” afferma Granato che subito aggiunge: “Quello che ci aspettiamo da Lei sono delle circolari chiare ed inequivocabili per tutto il personale scolastico per validare le presenze e le verifiche, giustificare le assenze, insomma avere dei punti di riferimento chiari che tutelino il personale rispetto ad abusi e ad eventuali ricorsi da parte delle famiglie per qualsiasi motivazione possa essere sollevata in merito a questa inedita modalità di conduzione della didattica”.
“Queste circolari – spiega ancora la senatrice del M5S – vanno a beneficio anche dei dirigenti scolastici che non possono e non devono sempre essere costretti ad affidarsi alle loro associazioni di categoria per avere dei codici di comportamento, laddove abbiamo sperimentato che tali codici di comportamento spesso e volentieri creano situazioni di conflittualità che sfociano in contenziosi che pagano tutti i cittadini”.
Bianca Granato si avventura persino in un parallelo di cui toccherà ai ricercatori e agli storici definire la pertinenza: “La storia ci insegna che i fascisti erano diventati il braccio occulto del re durante gli anni delle proteste operaie e quindi erano ‘tollerati’ prima di essere ufficializzati. Mi auguro di non vedere di questi tempi una premessa di corsi e ricorsi storici di questo tipo”.
Alla Ministra Azzolina Granato non risparmia nulla: “Oggi la scuola italiana ha bisogno più che mai di un ministro super partes che regolamenti diritti e doveri per dare certezze a tutti: studenti e personale scolastico rispetto ad un contesto ormai da anni gestito secondo una modalità aziendalistica che in questo frangente è oltremodo fuori luogo”.
Al nostro telefono la senatrice Granato, che assicura di non essere la sola, all’interno del M5S, su queste posizione, non arretra di un millimetro e conferma la sua presa di distanze dall’operato della Ministra: “Siamo stati votati e siamo andati al Governo per fare cose ben diverse e se noi del M5S dobbiamo sostenere il Governo abbiamo anche il diritto di fare le nostre osservazioni”.
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