Nella bozza del decreto-legge recante “misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, un articolo è dedicato alla didattica a distanza.
In particolare è previsto uno stanziamento aggiuntivo di 85 milioni di euro per l’anno 2020 da destinare alle seguenti finalità:
- a) consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità;
- b) mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme di cui alla lettera a), nonché per la necessaria connettività di rete;
- c) formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.
L’acquisto di piattaforme e dispositivi deve avvenire, dove possibile, ricorrendo agli strumenti del Mercato elettronico e Convenzioni quadro.
Come fare didattica a distanza: consigli e soluzioni. Scopri la sezione della Tecnica della Scuola
Si tratta di una spesa, prevalentemente in conto capitale, corrispondente a circa 10.000 euro per scuola. La somma, come indica la bozza della relazione tecnica, è superiore al canone annuo per le licenze delle più diffuse piattaforme. Questo significa che ogni scuola avrà disposizione anche risorse per acquisire dispositivi individuali (tablet, laptop) da assegnare agli studenti che ne abbiano maggiore necessità.
Considerate le difficoltà riscontrate nelle scuole del primo ciclo, per la mancanza di professionalità adeguate, la bozza del decreto prevede poi l’autorizzazione a sottoscrivere, per le scuole dall’infanzia alle secondarie di I grado, almeno in quelle di maggiori dimensioni, contratti sino al termine delle attività didattiche con assistenti tecnici, nel limite complessivo di 1.000 unità e con riferimento al solo a.s. 2019/2020.
Le risorse saranno ripartite, con apposito decreto del Ministero dell’Istruzione, tra le istituzioni scolastiche, tenuto conto della distribuzione per reddito nella relativa regione e del numero di studenti di ciascuna.
Il Ministero dell’istruzione è autorizzato ad anticipare alle istituzioni scolastiche le somme assegnate.
Con lo stesso decreto M.I. sarà ripartito tra le istituzioni scolastiche anche il contingente di assistenti tecnici, tenuto conto del numero di studenti.
La bozza del maxi decreto è in questo momento all’esame del Consiglio dei Ministri.