La didattica a distanza sta diventando un demone: osannata e bistrattata da tutti, in barba alle regole della privacy, questo nuovo metodo di lezione al tempo del coronavirus solleva un mare di polemiche.
Ci sono i docenti portati per le nuove tecnologie e i docenti con tanti anni di esperienza che sono restii all’utilizzo della didattica a distanza.
Tuttavia tra gli insegnanti e gli studenti si frappongono nel bel mezzo i genitori che tentano di dettare orari delle videolezioni più consoni ai propri figli e cercano di fare opera di spionaggio mettendo il naso nel rapporto tra docenti ed alunni. In siffatto modo si creano vere e proprie situazioni di invadenza di campo che la scuola non dovrebbe affatto permettere.
Né tantomeno entrare nel merito della valutazione che spetta unicamente ai docenti.
Insomma al tempo del Covid 19 sono effettivamente saltati tutti i parametri della deontologia professionale propria dei docenti e della azione del “ficcanasare” dei genitori sulle faccende scolastiche.
Mario Bocola
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