“Sugli 85 milioni stanziati dal Governo per la didattica a distanza ci sono molte aspettative. Tuttavia le difficoltà non mancano. Tra queste, una certa difficoltà nel reperimento dei materiali perché le aziende consegnano con tempi lunghi e nelle procedure da parte dei dirigenti scolastici. Poi c’è tutta la questione relativa al comodato d’uso: la sottoscrizione delle famiglie per l’acquisizione dei materiali e le difficoltà relative alla distribuzione della copertura della rete, quindi chiavette o altri dispositivi”.
Inoltre, sarà da individuare anche “chi dovrà consegnare i vari device e quindi attivare la Protezione civile o le Polizie locali per evitare che ci sia una mobilità tra le persone”. Così all’agenzia Dire il segretario della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, commentando benefici e difficoltà nella ripartizione delle risorse per la didattica a distanza.
“In tutto questo – ha aggiunto Gissi – molti genitori chiedono pacchi di pasta o aiuti di natura economica”.
E ancora, “sono molti anche i ragazzi e bambini che non vengono raggiunti perché non rispondono al telefono o si negano. In altre realtà ancora fanno finta di seguire ma in realtà hanno i microfoni spenti. Per non parlare della difficoltà della gestione degli strumenti informatici in quelle famiglie con più figli”.
“Da segnalare – inoltre ha sottolineato ancora la sindacalista- la generosità di molti docenti che stanno cercando di sopperire anche con strumenti che non sono necessariamente le piattaforme. Le criticità sono molte, speriamo che nei prossimi giorni ci siano delle indicazioni migliori”.
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Decreto Ministeriale n. 186 del 26 marzo 2020
Decreto Ministeriale n. 187 del 26 marzo 2020
Allegato 1 (riparto delle risorse per le scuole)
Allegato 2 (assistenti tecnici)
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