Attualità

Didattica a distanza, la usa l’84% dei docenti: al Nord software più evoluti, il 70% dei genitori aiuta i figli

In questi giorni di emergenza da Coronavirus, con le lezioni sospese fino al tre aprile, si parla tanto di didattica a distanza. Ma quanti docenti e studenti la stanno utilizzando? Quali contenuti prediligono gli insegnanti? Cerchiamo di rispondere a questi interrogativi.

L’indagine sui docenti

Del primo, quello sulla quantità di adesioni alla didattica on line, si è occupato Il Sole 24 Ore, il quale ha deciso di dedicare al tema, il 14 marzo, una Guida di 80 pagine: nello speciale, chiamato “La scuola da casa”, realizzato con l’Osservatorio Alkemy – Il Sole 24 Ore, il quotidiano economico ha svolto un’indagine su un campione di docenti di scuola primaria e secondaria per comprendere come si sono organizzati in termini di continuità didattica.

Ebbene, l’84% dei docenti del campione dichiara di avere già adottato una modalità alternativa per dare continuità alla programmazione con gli allievi.

La percentuale è molto simile (78%) per i maestri delle scuole primarie. Solo l 15% dichiara di essere ancora nella fase di organizzazione delle nuove modalità di didattica alternativa, e appena l’1% dei docenti dice di non essersi ancora organizzato.

Più “prolifici” i prof delle materie umanistiche

Dallo studio emerge che gli insegnanti che hanno maggiore iniziativa appartengono all’area umanistica (89%), rispetto ai docenti di area scientifica-tecnica (78%).

Il panorama degli strumenti e delle piattaforme digitali utilizzate degli insegnanti risulta particolarmente eterogeneo, con la citazione di decine di soluzioni diverse e in diversi casi anche particolarmente “creative”.

Come fare didattica a distanza: consigli e soluzioni

Nota prot. 279 dell’8 marzo 2020

Per quanto riguarda i materiali didattici, il 33% dei docenti segnala contenuti già presenti in rete, mentre il 17% dichiara di caricarne di propri su YouTube.

Sale il numero di studenti coinvolti

Della risposta degli allievi alla didattica on line, ha cercato invece di rispondere l’Osservatorio Scuola a Distanza che il portale specializzato Skuola.net realizza ogni settimana a partire dall’inizio dell’emergenza Covid-19: ebbene, in base alle risposte di oltre 30mila studenti di scuole secondarie e 2mila genitori partecipanti all’indagine, dopo un inizio in sordina – all’inizio della crisi nelle ‘zone rosse’ solo 1 studente su 5 veniva coinvolto – si è passati alla quasi totalità dei ragazzi coinvolti.

Ad oggi, solo il 13% degli studenti delle superiori (il 23% alle medie) non ha ancora svolto esperienze di ‘smart learning’.

Genitori attivi

Anche i genitori hanno un ruolo nella didattica on line: loro malgrado, mamma e papà si sono dovuti reinventare nel ruolo di “insegnanti”. Ben 7 su 10 dichiarano di assistere i propri figli.

In base allo studio, solo alle scuole medie si fa più fatica: qui è il 77% degli studenti che dice di essere partito, contro un 90% registrato nell’ultimo triennio delle superiori. Stentano a decollare, invece, le verifiche online: solamente 1 su 4 ha già sperimentato interrogazioni o compiti in classe da remoto.

Il gap tra Sud e Nord

Il gap tra Mezzogiorno e regioni settentrionali, tuttavia, rimane e si riscontra nel tipo di strumenti utilizzati.

Nelle classi del Nord, si utilizzano le piattaforme maggiormente evolute per effettuare lezioni interattive in video conferenza: le sfrutta più della metà degli studenti (58%).

Mentre il 15%, anche al Nord, continua a restare escluso dal cambiamento interagendo con i docenti tramite semplici e-mail, gruppi WhatsApp e social network.

Al Centro, invece, su 3 continua ad appoggiarsi al registro elettronico, ma il 43% è già passato ai software collaborativi.

Nelle regioni del Mezzogiorno è ancora il registro elettronico, lo strumento più in voga: è il 47% degli studenti a usarlo per svolgere lezione da casa (con picchi ulteriori alle medie), mentre solo il 30% si affida alle piattaforme di ultima generazione.

Piattaforme più complesse al Nord

Entrando nel merito della didattica a distanza, oltre la metà (51%) degli alunni del Nord (qualcosa meno alle medie) assiste a video-lezioni svolte in diretta dagli insegnanti, come se fosse in classe; al 35% vengono semplicemente assegnati compiti da fare subito e da correggere on line; poco più di 1 su 10 si deve accontentare di materiali di approfondimento suggeriti dai prof o di lezioni registrate e caricate sul web.

Al Sud, al contrario, sono gli esercizi a distanza quelli più gettonati: è così per il 54%; onestamente pochi (23%) quelli che possono confrontarsi col docente in diretta streaming; lezioni registrate o fredda assegnazione di compiti per quasi 1 su 4.

CORONAVIRUS – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

IL MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE

LE FAQ UFFICIALI

LA MAPPA DELLA SITUAZIONE IN ITALIA

Stessa cosa, ma con proporzioni diverse, al Centro: il 34% riesce a fare lezioni interattive ma la modalità più gettonata rimane quella della correzione a distanza degli esercizi (46%); mentre il 20% si ferma un gradino prima, al passaggio di materiali.

Gli studenti però…

In generale, gli studenti non sembrano gradire la didattica da casa: appena il 48% ritiene ch può sostituire la didattica frontale.

Il 35% si fa vincere dalla distrazione; il 24%, invece, non riesce a comprendere sino in fondo le spiegazioni.

Il 19% si lamenta contesta la valutazione degli insegnanti; docenti che per il 15% sono poco abituati a svolgere lezione così.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024