Le scuole sono chiuse fino al 3 aprile per l’emergenza coronavirus. La didattica, però, non si ferma. Il Miur si è subito allertato per attivare una pagina per la didattica a distanza con numerosi contenuti disponibili. Anche La Tecnica della Scuola, da ormai una settimana, ha iniziato un’inchiesta con numerose interviste a dirigenti scolastici e docenti che stanno affrontando con grande professionalità l’emergenza educativa.
Oggi è il turno di due scuole di Catania, due licei: il primo è il liceo classico Mario Cutelli, l’altro è il liceo scientifico Galileo Galilei.
Il Liceo classico Mario Cutelli è un’istituzione scolastica profondamente inserita nel tessuto sociale e civile della città. Nel dicembre del 2019 abbiamo celebrato il 120° anniversario della sua fondazione con un evento che ha visto la partecipazione non solo degli attuali appartenenti alla comunità scolastica, ma anche di chi, pur essendone uscito da anni, si sente ancora legato ad un Liceo che li ha formati e ha consentito loro di acquisire un’identità specifica umana e professionale. Attualmente è frequentato da circa 1000 studenti seguiti da un centinaio di docenti che operano nelle 46 classi funzionanti.
In quali discipline è stata attivata la didattica a distanza?
“Sono state costituite 46 aule virtuali, nelle quali attivare forme di didattica a distanza. In ogni classroom sono presenti i docenti di tutte le discipline e gli alunni di ciascuna classe. In questo ambiente dedicato si lavorerà quotidianamente, per tutta la durata dell’emergenza, secondo il regolare orario delle lezioni e di servizio dei docenti: sarà possibile fare lezioni in videoconferenza, utilizzare materiali didattici fruibili dagli studenti, svolgere verifiche secondo varie tipologie”.
In passato avete utilizzato la didattica a distanza?
“Abbiamo attivato interventi di didattica a distanza per alcuni casi specifici in cui gli studenti erano costretti per diversi motivi ad assentarsi, in maniera continuativa, dalle aule scolastiche. Il risultato è stato entusiasmante. La nostra scuola inoltre da diversi anni ha avviato la sperimentazione nelle classi 2.0 e flipped classroom facendo ricorso alla didattica digitale e a metodologie innovative. Diversi docenti, in ambiti disciplinari diversi, utilizzano ambienti cloud e supporti digitali per la personalizzazione dei percorsi, con particolare attenzione agli allievi che si trovano in situazioni di difficoltà o di bisogni specifici”.
Quanti docenti sono stati coinvolti? E gli studenti?
“Abbiamo attivato interventi di didattica a distanza per alcuni casi specifici in cui gli studenti erano costretti per diversi motivi ad assentarsi, in maniera continuativa, dalle aule scolastiche. Il risultato è stato entusiasmante. La nostra scuola inoltre da diversi anni ha avviato la sperimentazione nelle classi 2.0 e flipped classroom facendo ricorso alla didattica digitale e a metodologie innovative. Diversi docenti, in ambiti disciplinari diversi, utilizzano ambienti cloud e supporti digitali per la personalizzazione dei percorsi, con particolare attenzione agli allievi che si trovano in situazioni di difficoltà o di bisogni specifici”.
“Per quanto riguarda gli studenti, tutti hanno risposto con immediato favore, registrandosi sulla piattaforma G suite in pochissime ore, manifestando notevole interesse per l’uso di modalità di lavoro interattive. La sfida sarà quella di convogliare comportamenti già diffusi tra le nuove generazioni verso lo studio e l’apprendimento”.
Esempi di attività proposta?
“Nelle aule virtuali il docente incontra i suoi studenti, discute con loro anche in video conferenza, pone domande e problemi, condivide documenti, lezioni, video, materiali”.
Sono stati attivati dei percorsi formativi per i docenti?
“Di fatto i docenti sono stati invitati a seguire incontri di aggiornamento, realizzati prontamente grazie anche alla collaborazione di un gruppo di lavoro, da me appositamente individuato in questi giorni, costituito da docenti eccezionali, con professionalità che esulano dalle comuni competenze possedute in genere dal personale docente, che in tempi brevissimi, attraverso specifiche sessioni formative in modalità blended, hanno messo i loro colleghi in condizione di fare parte di una comunità interattiva, connessa e collaborativa”.
Si può fare un primo bilancio?
“Ancora è presto per fare un bilancio di questa esperienza che certamente è molto complessa da un punto di vista organizzativo. Il primo obiettivo è stato quello di offrire un ambiente di apprendimento protetto, pertanto è stato necessario fornire tutti i docenti e tutti gli studenti di indirizzi di posta elettronica con estensione @liceocutelli.edu.it, cioè generati esclusivamente dalla piattaforma Google suite sulla quale si è deciso di impiantare la didattica a distanza. Quest’operazione ha richiesto molto lavoro continuativo e serrato. Successivamente è stato necessario far rilasciare da tutti i genitori il consenso per la gestione della attività da arte dei loro figli. Anche in questo caso si è dovuto operare in tempi strettissimi affinché tutto fosse pronto per partire da lunedì 9. Questa mole di dati da acquisire e registrare con il coinvolgimento di oltre mille utenti ha comportato un lavoro preliminare complesso e molto impegnativo. Ma l’intera comunità ha affrontato e superato tutto con determinazione e ottimismo. Sono certa che sarà una magnifica avventura”.
Il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” è nato nel 1972 e negli anni ha avuto un notevole incremento di iscrizioni. Oggi la scuola ha 75 classi, di cui 67 di indirizzo scientifico e 8 di indirizzo linguistico, ed una popolazione scolastica di 2050 studenti.
Nel tempo il Liceo ha perfezionato e consolidato una pratica educativa e didattica attenta alle esigenze umane, culturali e professionali del contesto sociale in cui e per il quale opera, raggiungendo livelli di qualità, efficienza ed efficacia misurabili con i risultati lusinghieri raggiunti dagli allievi sia nel proseguimento degli studi superiori sia nel mondo del lavoro.
In quali aree e discipline sono state attivate le lezioni a distanza?
“Abbiamo attivato le lezioni per tutte le discipline. Il Dirigente scolastico ha immediatamente organizzato un gruppo di lavoro e di supporto, costituito dalle Funzioni strumentali, dall’Animatore digitale e dal Team per l’innovazione, dai coordinatori dei vari Dipartimenti disciplinari, che costituiscono quindi una task force della scuola a supporto di tutti i docenti.
Molti docenti hanno già immediatamente attivato la didattica a distanza con le loro classi in diverse discipline, dando riscontro alle famiglie e agli studenti attraverso il registro online e l’apposita funzione “Bacheca”.
Prima di questi eventi, utilizzavate già modalità di didattica a distanza?
“Il Liceo già da anni, facendo seguito alle opportunità offerte dal PNSD e dalla didattica innovativa ha utilizzato piattaforme e-learning, prima Moodle, poi in particolare Fidenia e Edmodo, attraverso cui i docenti hanno potuto interagire con i loro studenti inviando materiali, documenti, QuestBase”.
Quanti docenti sono stati coinvolti?
“Potendo verificare attraverso la Bacheca del registro online le attività già iniziate, al momento oltre il 50% dei docenti ha già attivato la didattica a distanza”.
Come hanno reagito gli studenti?
“E’ ancora presto per avere un preciso feedback sul numero degli studenti, occorre aspettare qualche giorno, ma sicuramente i ragazzi sono piacevolmente coinvolti e stanno rispondendo positivamente agli inviti dei docenti di collaborare, di collegarsi, di scambiarsi materiali, sperimentando questa nuova modalità di didattica”.
Può darci due-tre esempi significativi di attività proposte?
“La scuola ha predisposto attività didattica a distanza utilizzando modalità già in uso nella didattica di ogni singolo docente o altre modalità tra cui quelle di seguito indicate: · Argo Didup (che fornisce strumenti per la condivisione di materiali tra docenti e studenti) · Piattaforma Fidenia · Piattaforma Edmodo · Piattaforma Jitsi e Videolezioni su Skype · Videolezioni su You-Tube · Altri canali social · Webinar proposti dalle Case editrici dei testi in adozione o dal Ministero dell’Istruzione. La scuola ha inoltre attivato la registrazione sulla piattaforma prevista dal Ministero dell’Istruzione “GSuite for Education. Funzionano anche Google Classroom e Besmart Classroom. Tutte le attività sono regolarmente inserite dai docenti nel registro online, nella voce “Attività assegnata” e comunicate ai genitori e agli alunni attraverso la “Bacheca Argo”. In tal modo abbiamo anche la necessaria collaborazione delle famiglie nel condividere il percorso didattico a distanza”.
“Desidero mettere in evidenza anche la seguente buona pratica: il Liceo Galilei ha una sezione ospedaliera presso i tre presidi ospedalieri cittadini, dove segue gli studenti ospedalizzati provenienti da diverse scuole secondarie di II grado della Sicilia orientale. Anche per questi studenti lungodegenti è stato attivato un percorso a distanza attraverso canali social e posta elettronica adottando metodi e modi che verranno realizzati in accordo con gli alunni e con i loro genitori”.
Quali attività formative sono state realizzate per i docenti?
“Molti docenti hanno nel tempo seguito percorsi formativi sulla didattica innovativa. Al momento coloro che necessitano di supporto hanno la possibilità di rivolgersi alla task force e al personale tecnico dell’Istituto per ricevere consulenza”.
Difficoltà, se sì, quali sono state riscontrate?
“Alcune piattaforme, per l’eccessivo numero di contatti nei primi giorni, si sono bloccate, altre fin da subito stanno funzionando regolarmente”.
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