Dalla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Siracusa, Annalisa Stancanelli, riceviamo il suo racconto attorno alla “didattica a distanza”, richiesta dal Miur per non lasciare troppo indietro i ragazzi a causa della chiusura forzata delle attività a seguito del contagio da “coronavirus”.
Non abbiamo posto domande precise alla preside di Siracusa, conoscendo anche il suo impegno di scrittrice e saggista, in modo che questa esperienza sua e della sua scuola, in un territorio caratterizzato da tantissimi problemi, possa contribuire a fare luce sulle difficolta, ma pure sui punti di forza, in cui il corpo docente e gli alunni svolgono le lezioni.
Scrive la preside Annalisa Stancanelli:
A Siracusa, nel nostro Istituto comprensivo, i docenti con passione e spirito di abnegazione si sono messi a disposizione per “continuare” la loro opera educativa con diverse modalità. Tuttavia moltissimi studenti non hanno a casa personal computer o tablet o connessione. Come fare allora la didattica a distanza? Questa è la situazione a scuola.
Non tutti i genitori possono fornire i mezzi ai figli
Nell’istituto in cui opero alcuni genitori possono fornire ai figli supporto tecnologico ma molti, al contrario, non sono in condizioni di farlo. La scuola ha vari plessi e uno si trova in una zona dove insistono famiglie con difficili situazioni economiche. Alcuni nostri allievi mancano anche di libri, una carenza alla quale i nostri meravigliosi docenti tentano di supplire aiutando gli alunni. Poi ci sono gli studenti con bisogni educativi speciali da accompagnare in questa nuova e diversa forma di educazione. Ecco perché ci stiamo organizzando in questi giorni e abbiamo avvisato i genitori di seguire il nostro sito web scolastico. Per la scuola secondaria di primo grado questa settimana porremo attività in un repository (contenitore virtuale) appositamente creato sulla prima pagina del sito, in seguito, sfruttando le possibilità di Did up, sistema Argo del registro elettronico, attiveremo una bacheca ma molti genitori non hanno chiesto le password e attivato l’accesso pertanto saranno sollecitati a farlo. In quel modo gli studenti potranno leggere nella bacheca della classe i suggerimenti dei docenti, le attività proposte e altro.
I bambini della primaria
Per i bambini della scuola primaria al momento è previsto un caricamento di attività, letture e suggerimenti sullo stesso repository. Non dimentichiamo che i genitori si trovano nella difficile situazione di avere i figli a casa quindi abbiamo deciso con lo staff e le funzioni strumentali a sostegno degli studenti e dei docenti di parlare di «Suggerimenti, attività consigliate, ripasso e potenziamento» non di veri e propri compiti. Non abbiamo dimenticato i piccolini della scuola dell’infanzia e i miei docenti davvero bravi e disponibili stanno predisponendo anche per i piccolini attività divertenti da veicolare attraverso il sito e con un video li faranno sentire ancora a scuola. Sarà anche attivato un concorso grafico pittorico sulla «Primavera» per diffondere positività e colore nei cuori dei bambini. Questo concorso si affianca all’altro intitolato GOGREEN che ha riscosso molto interesse, un Concorso a tema ambientale che vedeva come scadenza di consegna il 31 marzo.
Le piattaforme del Miur e audiolezioni
Vedere la scuola senza alunni è davvero “straniante”. Ma il dirigente scolastico con tutto il personale amministrativo e i collaboratori scolastici stanno lavorando per supportare questa organizzazione e prepararci ad altri step. Il Miur ha messo a disposizione piattaforme digitali come alcune aziende tecnologiche, l’equipe territoriale della scuola digitale si è resa disponibile quindi nei prossimi giorni, se dovesse prolungarsi tale situazione, inizieremo a predisporre audio lezioni scaricabili in modo che anche dagli smartphone sarà possibile usufruirne. Per gli alunni più fragili il dipartimento sostegno attiverà un rapporto personalizzato tramite canali dedicati.
La condizione socio-economica difficile
Questa situazione fa pensare alla necessità che tutti gli studenti debbano avere un tablet ma nelle zone dove noi operiamo vi è una condizione socioeconomica difficile. In futuro, magari, si dovrebbe pensare a dotare ogni studente che accede alla scuola dell’obbligo di un dispositivo.
Partecipa al webinar dedicato alla didattica a distanza.
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