Attualità

Didattica a distanza, lezioni registrate e privacy dei prof a rischio

Con la didattica a distanza fatta da casa gli studenti possono facilmente registrare le lezioni svolte dai loro docenti. A volte tali registrazioni, soprattutto se viene catturata un’immagine particolare o qualche gaffe del docente, vengono fatte girare nei gruppi WhastApp di studenti e diventano anche virali. Stessa cosa succede con gli audio catturati all’insaputa dell’insegnante e fatti girare solo per il gusto di farsi quattro risate con gli amici. Violando la privacy del prof si rischiano anche problemi di denunce di carattere civile e penale.

Legittimo registrare lezione, ma non divulgarla senza consenso

Il Garante della privacy nel vademecum 2016, riguardo le registrazioni delle lezioni da parte degli studenti ha specificato che “È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale“. Il Garante specifica anche che “in piena autonomia le scuole possono, all’interno dei loro regolamenti, vietare le registrazioni delle lezioni e l’uso di registratori a scuola”.

Se lo studente dovesse pensare di utilizzare la registrazione della lezione per divulgarla ad altre persone anche tramite WhastApp o pubblicarla sul web, deve sapere che il Garante della privacy stabilisce che “Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti…) e ottenere il loro esplicito consenso“.

Il video messo su WhatsApp per deridere il prof

Alcuni alunni di un liceo hanno ripreso una lezione del loro professore di matematica, catturando anche un discorso privato del docente che interloquiva con una terza persona al cellulare. La conversazione del prof, anche molto colorita e a dir poco imbarazzante, è stata estrapolata dalla registrazione della lezione e inviata, con lo scopo goliardico e divertito, dagli studenti del prof a studenti di altre scuole tanto da diventare un video virale e per certi risvolti divertente.

Un comportamento del genere se può essere imbarazzante per il prof, che la telefonata non l’avrebbe dovuta fare e se può essere censurabile, tuttavia rappresenta una chiarissima violazione della privacy del docente che si vede messo al pubblico ludibrio dai suoi stessi studenti. Comportamenti di questo tipo potrebbero culminare anche in denunce con risvolti di carattere penale e civile.

Lucio Ficara

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