Con la riapertura delle scuole la Ministra dell’Istruzione si troverà tra poco ad affrontare un altro problema: il rifiuto dei genitori a mandare i figli a scuola per paura del contagio da Covid 19.
La percentuale si saprà dopo la riapertura della scuola.
Non si potrà costringere tali genitori a cambiare idea con la forza mandando i carabinieri a casa e nemmeno persuaderli, perché come diceva il Manzoni di don Abbondio “il coraggio, uno se non ce l’ha, mica se lo può dare”.
D’altra parte non tutti i genitori si possono permettere di pagare un precettore privato o hanno la cultura e il tempo per l’istruzione parentale.E allora per risolvere il problema, specie se la percentuale dei genitori che non manderà i figli a scuola – come temo – sarà alta, occorrerà che si dia libertà di scelta ai genitori tra l’opzione della didattica in presenza e quella della didattica a distanza.
Ciò comporterà una riduzione dell ‘orario di lezione per gli alunni (ma già sarà attuata con tutti gli studenti in presenza,checché ne dica il ministro) per far rientrare nell’orario dei docenti la doppia prestazione.
Questa soluzione:
1. consentirebbe di ridurre il numero di alunni in presenza che così non avrebbero bisogno di altri spazi che allo stato attuale non ci sono;
2. sposterebbe la responsabilità di un eventuale contagio da Covid 19 dalla scuola alla famiglia, perché il genitore avrebbe scelto liberamente di far frequentare il figlio, consapevole del rischio, e quindi non potrebbe pretendere risarcimenti;
3. soprattutto si garantirebbe il diritto all’istruzione per tutti.
Laddove si ravviserebbe che lo studente che doveva svolgere la didattica a distanza, non lo fa, accertato che la famiglia ha i mezzi per collegarsi a internet (altrimenti la scuola dovrebbe procurarglieli in comodato d’uso, con i dovuti finanziamenti del Ministero), in questo caso e solo in questo caso interverranno i servizi sociali per imporre la frequenza scolastica.
Ma vanno normate le sanzioni per le famiglie che rifiutano di far frequentare il figlio.
Eugenio Tipaldi
Un ragazzo di 13 anni di Ancona è stato vittima di ripetuti episodi di bullismo…
Il No Meloni Day, che ha visto scendere in piazza migliaia di studenti e attivisti…
Un’assemblea carica di emozione e riflessione si è tenuta nei giorni scorsi all’Istituto Pertini di…
In Italia per la Scuola «non ci sono i soldi». Male ineluttabile? Eppure per le…
Desidero condividere alcune riflessioni riguardo alla figura dell’Assistente Tecnico, con l'intento di evidenziarne l'importanza e…
L'aritmetica si occupa di calcoli numerici (addizioni, sottrazioni, ecc.), mentre l'algebra usa simboli per rappresentare…