L’Università Statale di Milano ha raccolto le opinioni degli studenti per un bilancio sulla “rivoluzione digitale” che ha improvvisamente investito la didattica nell’emergenza coronavirus e i risultati, anche in termini di partecipazione, sono più che incoraggianti.
Ok alla dad
E infatti la didattica online ha funzionato bene, considerato che oltre l’85% degli studenti che ha partecipato all’indagine promossa dall’Ateneo esprime una valutazione positiva o decisamente positiva della didattica telematica sperimentata in questi mesi.
Al questionario hanno risposto 17.387 studenti, un campione significativo, circa il 70% di coloro che frequentano abitualmente le lezioni del secondo semestre, quantificabili in circa 25.000.
Le modalità di connessione
Gli studenti hanno frequentato, solo nell’ultimo mese, 66.846 insegnamenti, una media di quasi 4 insegnamenti ognuno; hanno sperimentato modalità diverse di fruizione, preferendo anche se di poco la modalità in asincrono (49%) rispetto a quella in sincrono (45%) poiché è ritenuta maggiormente compatibile con gli impegni personali, perché minimizza problematiche di connessione e perché rende possibile riascoltare le lezioni.
Gli strumenti utilizzati
Quanto agli strumenti utilizzati, tra quelli messi a disposizione dall’Ateneo, Microsoft Teams, Piattaforma Ariel (già in uso) Zoom, Moodle, Skype, gli studenti ritengono più funzionale Teams nel 48% dei casi, seguito a ruota da Ariel (32% delle preferenze) e da Zoom (14% circa).
Molteplici, nella parte dedicata agli aspetti di cui si sente più la mancanza, il richiamo al contatto diretto con i compagni e con i professori, ma anche alle uscite didattiche e naturalmente alle attività di laboratorio.