Didattica

Didattica a distanza, punti di forza e criticità

Tra entusiasmi e frustrazioni la didattica a distanza è diventata parte integrante del nostro sistema scolastico, prima ancora che ce ne rendessimo conto, come uno scatto di crescita nel ragazzino rimasto a letto con la febbre per una decina di giorni. Ma quanto è azzeccata la metafora? La DAD ci ha fatto crescere o ci ha impedito di crescere? Un momento di riflessione è d’obbligo per trarre quanto di buono gli ultimi tre mesi di scuola ci hanno offerto e per aggiustare il tiro in funzione della ripartenza di settembre.

Il discorso didattico

Il discorso didattico, in fondo, è strettamente connesso alla questione dell’organizzazione del tempo scuola e dello spazio scuola e laddove il tempo e lo spazio della scuola cambiano così bruscamente, la didattica in qualche modo deve ripensarsi o quanto meno ragionare su punti di forza e criticità di quel cambiamento. Per fare un esempio, Don Milani aveva aperto all’ipotesi didattica della scuola a tempo totale con l’esperienza di Barbiana; così come scuole a tempo totale sono i collegi o i convitti. L’organizzazione del tempo scuola fa parte a pieno titolo della didattica. E allora la “scuola covid” cos’è? Cosa significa che gli alunni sono chiamati a “connettersi” a qualunque ora del mattino e del pomeriggio? Quali conseguenze per gli alunni? Quali implicazioni pedagogico-didattiche? Sono solo alcune delle domande che vengono fuori dal nuovo modello che alterna didattica in presenza e didattica in assenza.

La psicologia

Quindi, didattica a distanza: quali punti di forza e quali criticità? Se ne preoccupa la psicologia, che si è chiesta quali effetti, in termine di paure, ansie, incertezze, possano essere venuti fuori tra alunni, docenti, famiglie nei mesi del lockdown. E in che modo certe ansie, legate certo alla pandemia e al venire meno delle relazioni e degli affetti ma banalmente connesse anche, magari, ad una carenza tecnologica di partenza (da parte di una famiglia o di un territorio particolarmente disagiato), possono avere inciso sui tassi di dispersione? Il diritto allo studio nei mesi scorsi non sempre è stato garantito e non a tutti, ecco perché il dovere di una riflessione attenta e approfondita. E allora a seguire alcune delle domande della psicologia:

  • che significa “presenza” e “assenza” nella relazione educativa?
  • Che percezione hanno gli alunni e i docenti dei diversi spazi dell’apprendimento?
  • Che ruolo possono avere i social media e la comunicazione a distanza nell’apprendimento?
  • Cosa differenzia una classe reale e una virtuale e quali implicazioni pedagogico-didattiche?

Il corso

Su questi argomenti il corso del nostro formatore Paolo Bozzaro, il 7 e il 10 settembre, dalle ore 17 alle 19. Per i dettagli del corso vai al link:

Redazione

Articoli recenti

1 giovane su 3 pronto ad andare all’estero

L’85% dei giovani italiani sarebbe pronto a trasferirsi lontano da casa per un lavoro migliore:…

08/07/2024

Virginia e il prof: corrispondenza gentile via E-Mail per capire due mondi apparentemente lontani

Caro prof ti scrivo; cara ragazza ti rispondo. Una corrispondenza epistolare via E-mail fra un…

07/07/2024

Semplificando si cancella anche la scuola che però ha più di 800 studenti

Siccome è in corso la cancellazione di alcuni decreti regi, troppo vecchi per essere ancora…

07/07/2024

Stipendi dirigenti scolastici, 2.500 euro netti ai neo-assunti salire. Non avranno alcuna riduzione: le rassicurazioni di Giannelli

Nessuna riduzione degli stipendi ai dirigenti scolastici. Anzi, le novità contrattuali porteranno a diversi presidi…

07/07/2024

Domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria 2024/25, pronta la pagina sul sito del MIM dove trovare tutta la modulistica

Come abbiamo più volte specificato non tutto il personale della scuola potrà presentare la domanda…

07/07/2024

Legge 95 del 4 luglio 2024 settore scuola contro la povertà educativa

La legge n° 95 di conversione del decreto n°60 del 7 maggio 2024, occupandosi di…

07/07/2024