Qual è la durata delle lezioni a distanza in base al grado di istruzione? Il Ministero dell’Istruzione lo ha chiarito sulle linee guida della Didattica digitale integrata e di recente anche sulle Faq del sito istituzionale.
In linea generale le indicazioni ministeriali autorizzano i docenti a fare lezione secondo un’unità oraria inferiore a 60 minuti (magari da 45 o da 50 minuti) e suggeriscono di prevedere adeguate pause tra una lezione all’altra.
Didattica a distanza scuola dell’infanzia
Sui documenti ministeriali in merito alla durata delle lezioni di didattica a distanza nella scuola dell’infanzia si legge che, tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio. Il termine più esatto in questi casi è Lead, non DaD. Cosa significa?
Per la fascia d’età da zero a sei anni parliamo di LEAD ovvero di “Legami Educativi a Distanza” (LEAD), che dà più l’idea di quale sia la centralità dell’azione didattica dei docenti: garantire il legame affettivo con l’alunno. L’obiettivo è dare la sensazione ai più piccoli che seppure manchino le coccole e gli abbracci, restano i sorrisi. L’importante è non perdersi di vista.
Didattica a distanza scuola primaria
Riguardo alla durata delle lezioni a distanza nella scuola primaria bisogna distinguere tra le classi prime e le altre classi.
Infatti le linee guida sulla DDI spiegano che per le classi prime della scuola primaria bisogna garantire un massimo di 10 ore settimanali; nelle altre classi le ore previste sono 15.
Didattica a distanza scuola secondaria
Per la scuola media la durata delle lezioni di didattica a distanza devono rispettare l’indicazione minima delle 15 ore settimanali.
Infine, nelle scuole secondarie di secondo grado le ore settimanali diventano 20.
Faq
Nelle Faq presenti sul sito del Ministero, inoltre, si specifica che l’orario e la durata delle lezioni a distanza è anche stabilito dal Piano scolastico di DDI adottato dalla specifica scuola, che può rimodulare l’orario settimanale di servizio dei singoli docenti prevedendo magari che i docenti svolgano un tot di ore in diretta con i propri alunni collegati allo schermo, e un tot di ore in differita, sotto forma di registrazione, compiti assegnati, schede di lavoro o altro materiale didattico assegnato ai ragazzi.