Chi non ricorda gli occhiali specialissimi che negli anni Ottanta imperversavano tra le pubblicità di riviste e fumetti per convincere i lettori che avevano il potere di guardare oltre gli abiti? Tanti, soprattutto tra i giovani, sono caduti nella tentazione di acquistarli. Per poi scoprire che si trattava di un piacevole… inganno. Ora, a distanza di tempo spuntano altri tipi di occhiali: quelli che addirittura dovrebbero “leggere” il pensiero degli studenti mentre seguono le lezioni. Solo che stavolta non si tratta di uno scherzo.
A proporre gli occhiali ‘intelligenti’ sono stati alcuni ricercatori spagnoli, dell’università Carlos III di Madrid. La nuova tecnologia ‘ALFs’ (Augmented Lecture Feedback System), adattabile anche ai più famosi Google Glass, sembrerebbe avere tutte le carte in regola per rivoluzionare il metodo di insegnamento e la comunicazione all’interno delle classi più numerose come quelle universitarie: sul British Journal of Educational Technology viene spiegato che è in grado di rimuovere contemporaneamente le incomprensioni con il docente e anche le remore degli studenti più timidi che non se la sentono di alzare la mano per ammettere di non aver capito un concetto.
Gli occhiali ‘intelligenti’, indossati dai docenti, sono dotati di una tecnologia a realtà aumentata, la quale permette all’insegnante di volgere lo sguardo verso un particolare studente, identificarlo tramite un sistema di riconoscimento facciale e visualizzare il suo stato attraverso un simbolino che appare sopra la sua testa. E’ lo stesso alunno ad attivarlo attraverso il suo cellulare, esprimendo per esempio di non aver capito la spiegazione o di avere la risposta per la domanda che il professore ha posto alla classe. Oltre a migliorare la comunicazione, questi occhiali intelligenti possono ricordare al docente alcune note o commenti che devono essere citati in un particolare momento della lezione.