Didattica

Didattica attiva: cosa sapere e come applicarla? I benefici di cooperative learning e role playing a scuola

Cosa è la didattiva attiva e soprattutto qual è il vero significato di un approccio attivo alla lezione? Perché ragionare in questo senso? Ecco tutto quello che c’è da sapere su concetti come il cooperative learning e role playing e i loro benefici. VAI AL CORSO

L’obiettivo di una lezione attiva, in altre parole, è quello di implementare in termini quasi sperimentali e pratici dei contesti di apprendimento orientati non all’accumulazione di conoscenze ma all’integrazione di queste entro esperienze di apprendimento coinvolgenti e personali, creative e responsabili per le quali l’alunno cresce e cresce il suo livello di autonomia nella rielaborazione dei contenuti e delle abilità acquisiti.

Interazioni dinamiche, animazioni, role-playing, attivazioni del corpo, cooperative learning: queste le tecniche che un insegnante può introdurre nelle sue lezioni per sollecitare parti diverse del cervello, alzando il livello di attenzione e di curiosità dell’alunno, stimolando il sistema nervoso e riducendo i momenti in cui la sola parola monocorde produce pensieri fluttuanti e vaghi. Mappe e tecniche che provengono dalla psicologia sociale, dalla neurobiologia interpersonale e dalla pedagogia attiva.

Il ruolo del docente, in questo contesto, si “riduce” a quello di facilitatore dell’apprendimento, di mediatore, che si pone in mezzo, tra gli alunni e le possibili difficoltà che questi possono incontrare lungo il percorso dell’apprendimento. L’insegnante, insomma, resta un passo indietro, per intervenire solo laddove necessario a reindirizzare l’alunno, il quale resta il protagonista assoluto dei processi apprenditivi.

I dieci metodi attivi

  • Lezione attiva, i tre passi nuvole-terreno-frutti
  • Tecniche non direttive
  • Giochi di ruolo e mini role-playing
  • Cooperative learning
  • Misure minimali per l’attivazione del corpo in classe
  • L’importanza di scrittura e disegni
  • Set di ascolto nella lezione
  • Caricare il cervello, tra concretezza, dubbi, curiosità
  • Il taccuino pratico dell’insegnante che attiva

Quali basi pedagogiche? La pedagogia attiva di Dewey

Le didattica attiva trova le sue radici pedagogiche in John Dewey, secondo cui la pedagogia attiva deve orientarsi al metodo e alla prassi didattica, puntando a sviluppare nei bambini e nei ragazzi un approccio critico e consapevole al sapere, all’apprendimento, alle competenze. Approccio critico che altro non è che indagine tramite esperienza, capace di stimolare un’intelligenza prettamente (ma non solamente) operativa.

Insomma, la pedagogia attiva è quella che si lega alla ricerca psicologica su apprendimento e sviluppo; quella in cui l’insegnante è facilitatore nel processo di scoperta del fanciullo, non più colui che trasmette le conoscenze; quella in cui l’educatore opera a partire dai bisogni del fanciullo, per accompagnarlo nell’esperienza dell’apprendimento in chiave sperimentale, di ricerca, di indagine.

Il corso

Su questi argomenti il corso La lezione attivadi Pino De Sario, in programma dall’11 gennaio.

Nell’ambito dei metodi attivi, la strada maestra – sperimentata dal formatore in centinaia di situazioni – prevede come elementi centrali le interazioni dinamiche, le piccole animazioni e i mini role-playing, le attivazioni del corpo, il cooperative learning, tutte tecniche semplici che un insegnante può introdurre gradualmente nelle sue lezioni.

Preparati con La Tecnica della Scuola

La Tecnica della Scuola, oltre a webinarpercorsi in e-learningcertificazioni e corsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso Ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.

I nostri webinar

Educare alle competenze sociali scuola

Costruire immagini con l’intelligenza artificiale generativa

Le discipline Stem nella revisione del PTOF

Gestione dei problemi comportamentali

Progettare percorsi didattici con l’intelligenza artificiale generativa

Utilizzo di bard in Google Workspace

Utilizzo del copilot in Windows

Come affrontare i quesiti della prova scritta

Redazione

Articoli recenti

Concorsi docenti, chi aveva il Covid e s’assentò non potrà fare la prova suppletiva: il Tar respinge il ricorso citando il Consiglio di Stato

Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…

20/12/2024

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024

Commissioni concorso docenti PNRR 2, domande entro il 2 gennaio 2025

Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…

20/12/2024

L’Intelligenza Artificiale come compagna di scuola, il progetto di un istituto

L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…

20/12/2024

Ultimi dati di “Okkio alla salute”: in Emilia-Romagna il numero dei bambini obesi o in sovrappeso è al di sotto della media nazionale, ma c’è ancora molto da fare

Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…

20/12/2024