Didattica

Didattica attiva. Perché studiare robotica a scuola?

La robotica, nell’ambito delle discipline Stem, è uno strumento didattico di grande efficacia e fortemente motivante per gli alunni. VAI AL CORSO

Implementare un sistema robotico in classe è un esempio estremamente pertinente di didattica attiva, quindi di un approccio partecipativo e coinvolgente per gli studenti, chiamati a fare e a produrre, nell’ambito di laboratori che riproducono compiti di realtà molto vicini a ciò che avviene davvero nel mondo della progettazione robotica.

La prassi didattica ricorre molto spesso ai mezzi tecnologici, che sono entrati a far parte del cosiddetto paradigma tecnologico, alla base del quale vi è l’idea che la tecnologia non debba solo essere uno strumento in termini di ausilio tecnico, ma un vero e proprio elemento della didattica, in ottica strategica.

Insomma la tecnologia non deve essere sempre e solo supporto della didattica ma può essere anche strategia globale di lavoro, come quando la tecnologia struttura, ad esempio, l’insegnamento programmato o quello automatizzato o ancora quello a distanza, sul quale abbiamo contato in questi mesi di pandemia. Infine la tecnologia può essere oggetto stesso della didattica, come lo è la robotica.

In quest’ottica la robotica apre a nuove prospettive.

Il corso

Su questi argomenti il corso Creare un kit di robotica educativa basso costo, in programma dall’8 febbraio, a cura di Michele Maffucci.

Mediante una metodologia laboratoriale, si forniranno competenze digitali finalizzate alla realizzazione di robot didattici a bassissimo costo permettendo al docente si strutturare un percorso di base per avvicinare gli studenti ai principi della programmazione e della robotica.

Il corso si sviluppa in 3 moduli e permetterà di costruire un robot partendo da zero.

1. Il primo modulo introduce all’uso di BBC micro:bit ed alla programmazione con Blocks Editor, un tool grafico che semplifica l’utilizzo della scheda elettronica che controllerà il robot;

2. Il secondo modulo introduce all’utilizzo modellazione 3D con TinkerCAD che permetterà di stampare in 3D le proprie creazioni, oppure generare i
progetti necessari per realizzare i robot con compensato o cartone;

3. Il terzo modulo mette insieme le due competenze consentendo la costruzione ed il controllo del proprio robot didattico.

Redazione

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