Per come previsto dall’ultimo DPCM, con il rientro dalle vacanze natalizie, il giorno 7 gennaio 2021, anche la scuola secondaria di II grado dovrebbe riprendere la didattica in presenza con una limitazione del 75% degli studenti, mentre il 25% degli alunni seguirà le lezioni a distanza. Al riguardo abbiamo raccolto, dal prof. Francesco Greco Presidente di Associazione Nazionale Docenti, la proposta sulla Didattica Digitale Integrata che ha inviato alla Ministra Azzolina.
Francesco Greco di AND ci espone i punti essenziali di un modello di organizzazione della didattica che possa consentire, nella prospettiva della riapertura delle scuole, di svolgere l’attività in presenza osservando criteri di sicurezza sanitaria e di validità pedagogico-didattica, mentre, per la parte a distanza, gli elementi che militano per il superamento delle piattaforme proprietarie e quelli che rendono opportuno il ricorso a piattaforme e software open source.
La nostra proposta, sostiene il prof. Greco, parte dalla necessità di coniugare i limiti dell’attuale situazione (in particolare, mancanza di spazi adeguati) con un modello di organizzazione delle attività che riduca il numero degli studenti presenti nella scuola e nelle classi, assicurando comunque un’attività didattica corrispondente alle esigenze degli studenti e agli obiettivi formativi normativamente definiti.
Come nel settore universitario esistono i CFU ( Crediti Formativi Universitari), nella scuola, ci spiega il Presidente di AND, l’elemento organizzativo di riferimento è rappresentato dall’Unità Oraria di 60 minuti. In rapporto ai quadri orari di ogni singola classe, continua Greco, si assegnano i docenti e si organizza l’attività didattica. Nell’esperienza quotidiana di molti insegnanti, il tempo dedicato alla spiegazione di un nuovo argomento è circa un terzo dell’UO (20 minuti) che, tra l’altro, corrisponde al tempo in cui l’attenzione degli studenti è più alta, mentre i restanti due terzi (40 minuti) sono utilizzati per attività di approfondimento, esercitazione, verifica.
Per cui, conclude il Presidente di Associazione Nazionale Docenti, da una parte, si tenga conto di questi elementi che caratterizzano l’articolazione dell’attività didattica in classe e dall’altra le esigenze sanitarie e le condizioni strutturali delle nostre scuole, con la trasposizione concettuale dei CFU all’Unità Oraria (UO), si renderebbe possibile la riorganizzazione delle attività didattiche, in coerenza con le esigenze pedagogiche e con quelle sanitarie del distanziamento, limitatamente al tempo imposto dalla situazione epidemica.
Riepilogando la proposta di AND, i docenti potrebbero svolgere in presenza solo la parte dedicata alla lezione frontale, corrispondente ad un terzo di ogni unità oraria (20 minuti), cui si aggiungerà il tempo necessario per gli adempimenti amministrativi (registrazione presenze, avvicendamento in classe dei docenti), per un orario complessivo di circa 30 minuti. Il tempo di permanenza a scuola e in classe degli studenti, corrisponderà ad un tempo di pari durata, complessivamente la metà del monte orario giornaliero. Lo svolgimento delle attività didattiche in presenza organizzate in due sessioni e la riduzione del tempo di permanenza in classe, avrà così permesso di assicurare a tutti pari opportunità di istruzione, senza far perdere pregio pedagogico all’organizzazione didattica. Ovviamente, per gli studenti con bisogni educativi speciali si potrà, in relazione alle specifiche situazioni, prevedere la sola partecipazione in presenza nelle due sessioni.
Le due sessioni si potranno svolgere nella mattinata, mentre nel pomeriggio potrebbero essere organizzate attività di tutoraggio per esercitazioni e approfondimenti svolti a distanza. Per le attività pomeridiane potrebbero essere utilizzati gli stessi docenti curriculari, se disponibili, per massimo sei ore aggiuntive o personale docente allo scopo temporaneamente assunto.
La proposta di Francesco Greco non si limita alle due sessioni che si potranno svolgere nella mattinata e in presenza, ma continua con un impegno da svolgersi in orario extracurricolare.
Nel pomeriggio, spiega ancora il Presidente di AND, potrebbero essere organizzate attività di tutoraggio per esercitazioni e approfondimenti svolti a distanza. Per le attività pomeridiane potrebbero essere utilizzati gli stessi docenti curriculari, se disponibili, per massimo sei ore aggiuntive o personale docente allo scopo temporaneamente assunto.
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