Per supportare le scuole nell’avvio del nuovo anno scolastico, il Ministero dell’Istruzione ha predisposto le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata (DDI), previste dal Piano per la ripresa di settembre presentato lo scorso 26 giugno.
LINEE GUIDA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
Molti sono in proposito gli interrogativi della scuola, ai quali la FLC CGIL ha risposto con alcune faq, che riportiamo di seguito.
Sì, Linee Guida previste dal DM 89/2020 prevedono che tutte le scuole, a prescindere dal grado di istruzione, dovranno dotarsi obbligatoriamente del Piano scolastico per la didattica digitale integrata.
Il Piano, elaborato da parte dei Collegi dei Docenti e integrato nel PTOF, ha carattere prioritario e prevede la predisposizione di un piano di lavoro organizzato su una didattica mista, in presenza e a distanza secondo un equilibrato bilanciamento tra attività sincrone e asincrone.
Le Linee Guida prevedono che la DDI sia attivata in tutte le istituzioni scolastiche in caso di necessità di contenimento del contagio o di nuova sospensione delle attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti.
Per le sole scuole secondarie di II grado le Linee Guida prevedono la DDI come complementare all’attività didattica in presenza.
Durante i collegamenti internet per la predisposizione delle lezioni a distanza, è necessario prestare particolare attenzione ai rischi derivanti dall’utilizzo della rete e al reato di cyberbullismo, pertanto, le scuole sono chiamate a integrare:
È necessario individuare la piattaforma da utilizzare, con requisiti di sicurezza dei dati a garanzia della privacy.
Il registro elettronico è utilizzato per adempimenti amministrativi, comunicazioni scuola-famiglia e annotazione dei compiti, mentre è prevista la creazione di repository scolastiche con il supporto ai colleghi di Animatore e Team digitale.
A cura dell’USR è avviata la formazione del personale mediante il Piano Nazionale Scuola Digitale e i Future Labs.
Infine, le scuole sono chiamate a rilevare il fabbisogno di strumentazione tecnologica e connettività da parte degli studenti e in via residuale da parte dei docenti a tempo determinato, mentre non sono rilevati i bisogni di strumentazione dei docenti a tempo indeterminato in quanto già destinatari della Carta del Docente.
Nel caso di attività digitale complementare a quella in presenza, il gruppo che segue l’attività a distanza rispetta per intero l’orario di lavoro della classe, salvo che una diversa scansione temporale della didattica, tra alunni in presenza e a distanza, non sia motivata dalla specificità dei metodi utilizzati. Suggerito il ricorso alle diverse possibilità offerte dalla flessibilità organizzativa consentita dal DPR 275/1999.
In caso di nuovo di lockdown, le quote orarie settimanali minime di DDI sulla base dei criteri individuati dal Collegio docenti, sono previste in almeno 15 ore per il primo ciclo e almeno 20 per la secondaria, mentre le quote orario di didattica digitale integrata per ciascun docente sono articolate nei limiti dell’orario di servizio previsto dal CCNL, con un adeguato equilibrio tra tutte le discipline.
I consigli di classe hanno il compito di rimodulare le progettazioni didattiche individuando i contenuti essenziali delle discipline.
Per le situazioni di fragilità, a qualsiasi tipologia esse siano riconducibili, si suggeriscono periodici monitoraggi al fine di poter attivare, in caso di necessità, l’effettiva fruizione delle attività didattiche, in particolar modo per gli studenti con cittadinanza non italiana neo arrivati in Italia, anche con il supporto delle agenzie del territorio.
Le Linee guida rimandano al Piano scuola 2020 (DM 39/2020), anche attivando percorsi di istruzione domiciliare appositamente progettati e condivisi con gli EE.LL.
Richiamata ovviamente la predisposizione del PEI, i docenti di sostegno, sempre in presenza a scuola assieme agli alunni, curano l’interazione tra tutti gli studenti e con gli altri docenti curricolari, mettendo a punto materiale individualizzato o personalizzato.
Si sollecita il coinvolgimento delle famiglie per verificare che l’utilizzo degli strumenti tecnologici costituisca un beneficio.
Il rapporto scuola-famiglia viene incoraggiato, nel rispetto del CCNL, anche in caso di lockdown.
Sì, alcune essenziali indicazioni:
Le linee guida definiscono la lezione in videoconferenza come una metodologia più centrata sul protagonismo degli alunni ed invitano all’uso di didattica breve, apprendimento cooperativo, flipped classroom, debate.
Ai consigli di classe e ai singoli docenti è demandato il compito di individuare gli strumenti per la verifica degli apprendimenti.
La valutazione deve essere costante, trasparente e tempestiva e assicurare feedback continuo per rimodulare l’attività didattica. Si suggerisce l’uso di rubriche e diari di bordo, insomma la valutazione più propriamente formativa.
Le scuole predispongono, all’interno del Piano della formazione del personale, percorsi anche in rete su:
Mancano indicazioni relative alla predisposizione dei PCTO (ex Alternanza scuola lavoro) ed alle specificità degli istituti tecnici e professionali o dei licei artistici in cui la manualità è difficilmente sostituibile dallo strumento informatico.
Al momento non sono previste indicazioni relative alla privacy, solo l’impegno del MI a predisporre, in collaborazione con il Garante per la protezione dei dati personali, un apposito documento di dettaglio contenente indicazioni specifiche.
Riguardo ai temi della sicurezza sul luogo di lavoro, in considerazione delle diverse modalità organizzative della DDI, il DS, con il supporto dell’RSPP, trasmette ai docenti e al RLS una nota informativa sui rischi derivanti dalla prestazione lavorativa fuori dall’ambiente scolastico.
Ai docenti si chiede anche un «adeguato setting d’aula», oltre che il rispetto del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (artt. 3 e sgg. del DPR 16 aprile 2013, n. 62).
Il 7 agosto 2020 il Ministero dell’Istruzione, acquisito il parere del CSPI, ha emanato il Decreto Ministeriale 89 con allegate le Linee Guida sulla Didattica Digitale Integrata. Il decreto richiama, tra l’altro, l’art. 2 c.3 del DL n. 22/2020, convertito in Legge n. 41/2020, che stabilisce che il personale docente assicura le prestazioni didattiche nelle modalità distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione, ed integra pertanto l’obbligo di “attivare” la didattica a distanza; il DL n. 34/2020 che ha finanziato ulteriori interventi utili a potenziare la didattica, anche a distanza e il DM n.39/2020 che ha fornito un quadro di riferimento per progettare la ripresa delle attività scolastiche, con particolare riferimento alla necessità per le scuole di dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.
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