Una collaborazione davvero fruttuosa quella tra un liceo, il polo Dante Alighieri di Gorizia, e l’università di Pisa, sfociata nella realizzazione di un sito Internet volto alla creazione di un vero e proprio laboratorio di immagini online utile nell’ambito della didattica della storia dell’arte.
Tutto risale allo scorso anno accademico, quando Chiara Savettieri, prof.ssa associata in Storia della Critica d’Arte all’Università di Pisa ha collaborato con Antonio Angelillo, docente di liceo per la realizzazione di ATLAS, sito creato con il supporto degli informatici dell’Ateneo Pisano, descritta come una “piattaforma di immagini per la didattica della Storia dell’arte nelle scuole superiori”.
Il progetto è volto a provare ad aiutare i molti studenti in difficoltà nel riprendere dopo due anni di DAD le normali attività didattiche in presenza utilizzando libri di testo di Storia dell’Arte e verifiche attraverso prove pratiche scritte e orali. I punti di forza del progetto sono l’educazione all’uso disciplinato di internet, la costruzione collettiva di un sito (cooperative learning) e il suo impiego al fine di un laboratorio di immagini (workshop).
Il progetto permette agli studenti di assumere un ruolo eminentemente attivo e partecipativo che stimola abilità di tipo visivo-comparativo, logico, argomentativo e informatico.
La piattaforma dà la possibilità di organizzare laboratori didattici in cui, con la guida del docente, si creano dei veri e propri percorsi cognitivi scanditi da una successione rigorosamente logica di domande che richiedono la consultazione del sito da parte degli studenti, e una loro elaborazione dei dati in una dimensione progressiva da concetti semplici a sempre più complessi. In tal modo gli alunni arrivano gradualmente e attivamente all’acquisizione di importanti nozioni di tipo trasversale che non trovano una trattazione nei libri di testo.
Ecco le parole della docente Savettieri: “La novità principale rispetto ad altre gallerie tematiche di immagini molto diffuse sul web e su siti didattici consiste nel fatto che sono gli studenti stessi a costruire un vero e proprio database di immagini artistiche, cercandole sul web secondo precisi criteri metodologici e caricandole contestualmente alle informazioni anagrafiche dell’opera (soggetto, oggetto, ambito culturale, cronologia)”.
“Il progetto peraltro è un esempio virtuoso di collaborazione tra scuola e università nell’idea che una compenetrazione di competenze possa dare importanti risultati nella comunità scolastica e scientifica, e, per ricaduta, nella società. Poiché il progetto ha dato degli ottimi risultati, visibili peraltro sul sito stesso cliccando su ‘Risultati’, e nelle intenzioni dell’ateneo pisano dovrebbe diventare nei prossimi anni un progetto pilota sul territorio nazionale”, ha concluso, sottolineando i benefici, anche per il contesto sociale nel suo insieme, della collaborazione tra mondo della scuola e mondo accademico.
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