La didattica efficace ha a che fare con i metodi attivi. Ma cosa significa metodo attivo? Il metodo attivo è quell’approccio didattico che consente al ragazzo di crescere mediante attivazione di procedure mentali nuove, funzionali alla risoluzione dei problemi, alla gestione delle relazioni, al raggiungimento di obiettivi, al potenziamento di strategie. Far crescere è attivare, insomma, è mettere alla prova, è sollecitare, è spronare, è accendere. Ma come si fa a lavorare con i metodi attivi e quali sono i più efficaci?
Qui la strada maestra prevede come elementi centrali: interazioni dinamiche, piccole animazioni e mini role-playing, attivazioni del corpo, cooperative learning, tutte tecniche semplici che un insegnante può introdurre gradualmente nelle sue lezioni. (VAI AL CORSO)
L’insegnante che attiva, sollecitando parti diverse del cervello, alza il livello di attenzione e di curiosità al conoscere, stimola il sistema nervoso e riduce i momenti in cui la sola parola monocorde produce pensieri fluttuanti e vaghi.
Su questi argomenti il corso Lezione attiva, a cura di Pino De Sario, in programma dal 7 settembre.
Mappe e tecniche del corso sono provenienti dalla psicologia sociale, dalla neurobiologia interpersonale e dalla pedagogia attiva.
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