Didattica interattiva e laboratoriale, legata alla scoperta e all’esplorazione. Sono questi gli ingredienti del progetto “KEY COMPETENCES FOR LIFELONG LEARNERS” che ha visto protagonisti i bambini della quarta della scuola primaria A. Morelli di Montalto di Castro e le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Statale, progetto interamente finanziato dai Fondi Strutturali Europei.
Il problem solving è stato alla base del modello educativo applicato nel progetto, grazie al quale sono state poste le basi per sviluppare e potenziare le competenze nelle abilità fondamentali della comunicazione, dell’ascolto e della conversazione anche in lingua inglese, del calcolo e del pensiero computazionale in matematica, e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
Diversi i caratteri distintivi di questa importante iniziativa, come ad esempio il modulo formativo interamente in inglese “Yes I can, young learners growing up!” che ha avuto un carattere fortemente innovativo. Le lezioni hanno privilegiato, infatti, un approccio comunicativo basato sul listening e sullo speaking, attraverso metodologie e strategie didattiche cooperative, come il “group work”, il “pair work”, il “role play”, il “TPR” e lo “Storytelling”, che hanno l’obiettivo di stimolare l’interazione e il coinvolgimento affettivo degli alunni. Sempre attraverso una modalità interattiva e partecipativa; gli alunni delle classi seconde, invece, hanno approfondito la conoscenza della lingua inglese al fine di incrementare le competenze comunicative, mediante l’ausilio di un libro “Cambridge farm for movers 2” e sostenuto gli esami “Movers”, uno dei test di certificazione Cambridge English.
La metodologia didattica ha previsto sia l’utilizzo della LIM, che della palestra che ha permesso il movimento e favorito il gioco di squadra.
Altro modulo formativo interessante è stato “Programmiamo il futuro” basato sulla tecnologia digitale con l’utilizzo di piattaforme on-line, in cui i mezzi digitali sono stati utilizzati in modo utile e consapevole. In particolare i bambini hanno avuto la possibilità di apprendere i primi concetti della programmazione, riuscendo ad impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo, programmando un piccolo robot a forma di ape e controllandone i movimenti tramite il tablet.
Il successo dell’intero progetto è stato garantito grazie anche alla grande partecipazione da parte dei genitori e delle Istituzioni Comunali, segno che c’è molta attenzione ed interesse ad approcci formativi innovativi come questo, in grado di valorizzare le capacità personali e di consentire a ciascuno dei partecipanti di agire secondo le proprie possibilità, trasformando i propri punti deboli in potenzialità.
Viviamo ormai in un mondo sempre più digitale e connesso, dove la lingua inglese è sempre più la lingua internazionale e requisito minimo per inserirsi nel mondo del lavoro ed essere cittadini di un mondo con sempre meno frontiere.
Per questo motivo progetti come questo di Montato di Castro rivestono particolare rilevanza didattica perché uno degli obiettivi primari della scuola deve essere quello di formare i futuri cittadini del mondo.
Un mondo che sarà, appunto, sempre più connesso, digitale, globale e multietnico.
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