“La prima riunione a distanza l’ho fatta nascosta in macchina davanti all’ufficio postale dove c’è un wi-fi libero. Avevo paura che arrivasse la Polizia o i vigili ma sono rimasta lì fino alla fine“. A parlare, all’agenzia DIRE, è la maestra Paola Adenti dell’istituto comprensivo ‘Crema 1’.
“Si è parlato solo – spiega la docente – delle difficoltà che hanno gli alunni ad accedere alla rete ma anche noi maestri non sempre abbiamo la possibilità di connetterci. A casa mia non ho una rete wi-fi, ho sempre lavorato da scuola e non pensavo dall’oggi al domani di trovarmi in questa condizione. Tra l’altro se avessi voluto dotarmi di un wi-fi in quel momento non avrei potuto farlo perché i negozi di telefonia erano tutti chiusi a causa dell’emergenza”.
Un problema risolto dopo qualche giorno con l’offerta di giga illimitati da parte delle compagnie telefoniche.
“Non ho attivato una classe virtuale – spiega la maestra – ma ho mandato il materiale attraverso il registro elettronico. In queste settimane ho letto dei libri con i miei bambini, ho inviato loro dei video e schede che possono copiare senza bisogno di stampare nulla. Li ho visti rispondere e noi diamo loro un riscontro puntuale e personalizzato”.
Un gran lavoro che prevede anche un approfondito riscontro: “Tutte le case editrici hanno buttato sul mercato tantissimi strumenti ma non tutti sono validi. Vanno scelti e serve parecchio tempo per farlo”.
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