Con un’indagine condotta attraverso i propri rappresentanti RSU e Delegati la CISL Scuola fa il punto sul livello di impegno che le scuole stanno mettendo in campo per le attività di didattica a distanza.
“I dati dell’indagine – scrive Maddalena Gissi in una breve nota introduttiva – nel dare conto di un impegno davvero corale di tutta la comunità scolastica, fanno giustizia di qualche commento superficiale e ci dicono con quanta generosità e quanta dedizione il mondo della scuola stia facendo oggi la sua parte“.
Cosa dice la ricerca della Cisl Scuola (su 2.600 istituti) diffusione pressoché generalizzata della DAD, con carichi di impegno non indifferenti che purtroppo rischiano di essere in parte vanificati dalle criticità sul versante delle dotazioni strumentali e infrastrutturali di cui dispongono le famiglie.
L’impegno richiesto per la gestione delle attività a distanza è notevole, specialmente per quanto riguarda la loro preparazione, tanto da risultare superiore a quello richiesto per l’attività ordinaria per l’87,3% degli intervistati.
Alla richiesta di quantificare il carico orario settimanale, è del 64% circa la percentuale di chi stima un impegno superiore alle 25 ore settimanali, ma per un 15% il tempo di lavoro arriva fino a 36 ore la settimana, mentre il 21,1% ritiene che il carico settimanale superi le 36 ore.
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